ORLÉANS, Gaston, duca d'

Enciclopedia Italiana (1935)

ORLÉANS, Gaston, duca d'

Walter Maturi

Terzo figlio d'Enrico IV e di Maria de' Medici, nato a Fontainebleau il 25 aprile 1608, morto a Blois il 2 febbraio 1660. Duca d'Angiò, alla morte del fratello secondogenito nel 1626, ebbe il titolo di duca d'Orléans. La sua vita agitata simboleggia quasi la resistenza capricciosa ma tenace opposta dall'aristocrazia francese alla disciplina statale che Richelieu e Mazzarino andavano instaurando. Nel 1626, per sfuggire un matrimonio di convenienza, entrò nella congiura di Chalais, ma l'abbandonò prima che scoppiasse, piegandosi alle nozze con Maria di Borbone duchessa di Montpensier, la più ricca ereditiera di Francia. Entrato al Consiglio di stato nel 1627, nel 1631 insultò il Richelieu e fuggì in Lorena, dove s'innamorò della sorella del duca, Margherita, che sposò il 3 gennaio 1632, essendo vedovo dal 1629. Quando il duca di Lorena fece pace con Luigi XIII, l'Orléans passò a Bruxelles, donde sferrò una violenta campagna di libelli contro il governo francese. Scoppiata l'insurrezione del Montmorency in Linguadoca, il duca corse a capitanarla, ma l'abbandonò vilmente alla battaglia di Castelnaudary e fece pace a condizioni vergognose con la corte (29 settembre 1633), che annullò il suo matrimonio con Margherita di Lorena (5 settembre 1634). Questa tregua fu rotta nel 1637, allorché il duca entrò in un complotto contro la vita di Richelieu, ma anche stavolta finì col pacificarsi a spese dei suoi complici (8 febbraio 1637) e la stessa tattica seguì nella congiura di Cinq-Mars (1642). Morto Richelieu, l'Orléans si riconciliò ufficialmente col re, vide riconosciuto il suo matrimonio con Margherita e, divenuto luogotenente generale del regno alla morte di Luigi XIII, sembrò divenire per alcuni anni un disciplinato servitore della monarchia nelle campagne del 1644-46 contro gli Spagnoli e nella prima fase della guerra della Fronda (1649-50). Ma nel 1651 eccolo nel campo del Condé, eccolo poi farsi capo d'un terzo partito contro la corte e il Condé, ed eccolo infine tornare al Condé, ch'egli salvò alla battaglia del sobborgo Sant'Antonio (2 luglio 1652). Mazzarino, vittorioso, relegò il ribelle a Blois (21 ottobre 1652), ove egli trascorse gli ultimi anni.