ORINOCO

Enciclopedia Italiana (1935)

ORINOCO (A. T., 153-154)

Riccardo Riccardi

Grande fiume dell'America Meridionale, il terzo, per importanza, di quel continente (dopo l'Amazzoni e il Plata). Il suo bacino imbrifero copre un'area di 960.000 kmq. e comprende i vastissimi llanos che da esso prendono il nome (v. venezuela), la parte occidentale dell'Altipiano della Guiana e parte del versante orientale delle Ande di Colombia e del versante meridionale della Cordigliera di Mérida e dei Monti Caraibici. Dal bacino del Rio delle Amazzoni il bacino dell'Orinoco è separato dalla Sierra Pacaraima, che sale fino a 2620 m., e poi dalla Sierra Parima. A ovest di questa lo spartiacque è incerto, tanto che un tronco fluviale, il Casiquiare, unisce il corso superiore dell'Orinoco con quello del Rio Negro, uno dei maggiori affluenti dell'Amazzoni: e qui i llanos si confondono col bassopiano amazzonico. Più a occidente lo spartiacque tra i due bacini è segnato da basse groppe collinose fino alla Cordigliera delle Ande. Una sezione di questa, la Cordigliera Orientale della Colombia, divide poi il bacino dell'Orinoco da quello del Magdalena. Dalle altre parti, a nord verso il Mar delle Antille e ad est verso la Guiana Britannica, il bacino dell'Orinoco confina con i bacini di fiumi di secondaria importanza.

L'Orinoco nasce dalla Sierra Parima a circa 2° 30′ nord, e fino a S. Fernando de Atabapo ha direzione SE.-NO., poi, da S. Fernando alla confluenza col Meta, S.-N.; in questo tratto scende dal tavolato della Guiana (regione ancor poco conosciuta, formata da rocce cristalline antiche, coperte da una coltre potente di arenarie cenozoiche a strati orizzontali, suddivisa dall'erosione in blocchi tabulari) con una serie di cascate e di rapide (raudales), tra le quali sono celebri quelle di Maipures e di Atures, che si presentano come una successione di scogli granitici tra i quali l'acqua scorre veloce e spumeggiante. È a metà dell'alto corso che l'Orinoco invia verso sud il Casiquiare, il quale gli toglie circa un terzo delle acque. Il resto del corso si svolge negli alluvionali, bassi e piatti llanos ed ha direzione SO.-NE. fino alla confluenza con l'Apure, e poi O.-E. Il suo ampio delta s'inizia a oltre 200 km. dal mare (sul quale ha una fronte, tra la Boca de Navios e la Baia di Vagre, di 300 km.), e copre una superficie uguale a quella della Sicilia (25.000 kmq.). Numerosissimi sono i bracci con i quali il gran fiume sbocca nell'Atlantico, ma tra questi hanno importanza per la navigazione soltanto il Caño Macareo e la Boca de Navios. L'Orinoco è lungo circa 3.000 km. e largo, nel basso corso, quasi sempre più di 1500 m.: si restringe a soli 1000 m. a Ciudad Bolívar (il cui nome era un tempo Angostura). La sua portata media al principio del delta è di 14.000 mc. al secondo, quella minima di 7000 e quella massima di 25.000. Navi di medio tonnellaggio lo risalgono fino a Ciudad Bolívar (dove a 420 km. dall'oceano si fa ancora sentire la marea) e piccole navi fino ad Atures, dove il corso presenta una serie di rapide.

Dei suoi numerosi e grandi affluenti quelli di sinistra (Guaviare, Vichada, Meta, Arauca, Apure), che attraversano i llanos) anch'essi navigabili per lungo tratto; non così gli affluenti di destra (Ventuari, Caura, Caroni), che scendono dall'Altipiano della Guiana.

Nella stagione piovosa l'Orinoco e i suoi affluenti inondano su vaste superficie le parti più basse dei llanos (nelle piene maggiori su tratti larghi anche 200 km.); a Ciudad Bolívar il livello delle acque sale fino a 8-10 m. su quello normale, la piena s'inizia alla metà di aprile e comincia a diminuire in agosto; si ha poi una piena minore in novembre (creciente de los muertos).

Per altre notizie sull'importanza antropico-economica dell'Orinoco, v. venezuela.

Bibl.: A. Hamilton Rice, The Rio Negro, the Cassiquiare canal and the Upper Orinoco, in Geogr. Journal, LVIII (1921), pp. 321-344; D. Baker, The trade and industries of the Orinoco river valley, in Bull. Pan-Amer. Union, LVI (1923), pp. 42-62; E. Sifontes, El Orinoco. Un año de vida de nuestra grande arteria fluvial 1924, Caracas 1925; L. M. Gray, The Apure River, a tributary of the Great Orinoco, in Bull. Pan-Amer. Union, LXV (1931), pp. 243-252; A. Jahn, Una importante contribución a la hidrografía de la Guyana Venezolana, in Rev. Colegio de Ingenieros de Venezuela, VIII (1931), pp. 655-668; S. Passarge, Kartographische Aufnahme des Orinoko zwischen der Cauramündung und Ciudad Bolívar, in Petermanns Mitt., 1931, p. 183, carta a 1 : 275.000; E. Sifontes, Sécheresses et inondations au Venezuela, in Mat. pour l'étude des calamités, V (1928), pp. 379-381; S. Passarge, Wissenschaftliche Ergebnisse meiner Forschungsreise am Orinoko, Caura und Cuchivero, in Verh. und wiss. Abh. d. 24 D. Geographentages zu Danzig 1931, Breslavia 1932, pp. 247-63. V. inoltre la bibliografia di venezuela.