ORETANI

Enciclopedia Italiana (1935)

ORETANI

Francesco Pellati

. Popolo iberico che abitava nelle alte valli dell'Anas (Guadiana) e del Baetis (Guadalquivir), al SO. dell'Hispania Tarraconensis e ai confini della Baetica, quindi l'odierna Mancha e parte dei territorî di Granata e di Murcia. Fu il tradimento degli Oretani, prima della seconda guerra punica, che portò alla ritirata da Ilici e alla morte di Amilcare Barca, nel 229 a. C., vendicato poi da Asdrubale con la sottomissione degli Oretani. Essi riacquistarono in seguito la loro indipendenza ma furono assoggettati poi dai Romani dopo l'insurrezione del 197 a. C. con le spedizioni di Catone (195) e dei pretori Flaminio e Fulvio Nobiliore (193), i quali presero diverse roccheforti iberiche del loro territorio. Le loro città principali erano Castulo (v. castulone), Ilucia o Ilugo (Santesteban del Puerto) e Oretum Germanorum (Nuestra Señora de Oreto presso Granatula de Calatrava) dove si vedono ancora i resti di un tempio, di un ponte e altre vestigia romane; una strada la congiungeva a Marimana sulla via da Castulo a Valentia.

Bibl.: K. Miller, Itineraria Romana, Stoccarda 1916, p. 178.