GRIFFI, Orazio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 59 (2002)

GRIFFI, Orazio

Maria Carmela Di Cesare

Nacque a Roma nel 1566 circa, da Girolamo e Clemenza Griffi (Kast). Il 29 ag. 1584 ricevette la prima tonsura nella chiesa di S. Tommaso degli Inglesi. Il 4 nov. 1591 venne ammesso al servizio della Cappella pontificia in qualità di tenore. Il 18 sett. 1592 fu promosso al primo ordine minore, l'ostiariatus (Casimiri, 1938, p. 230); due anni dopo venne ordinato sacerdote. Risale al gennaio 1600 un suo tentativo, senza successo, di riformare le costituzioni del Collegio dei cantori pontifici (Casimiri, 1926, p. 235). L'8 febbr. 1609 divenne confratello della Congregazione di S. Girolamo della Carità; il 24 gennaio dell'anno seguente ne fu nominato deputato. Il 5 nov. 1616, terminati 25 anni di servizio presso la Cappella pontificia, ottenne la giubilazione. Inoltre, prestò servizio come organista in S. Giovanni dei Fiorentini (Wessely-Kropik) proprio negli anni in cui Filippo Neri vi introdusse gli "esercizi dell'Oratorio" già praticati nella chiesa di S. Girolamo della Carità.

Nell'ambito della letteratura oratoriale si inseriscono le Canzonette spirituali a tre voci (Roma, S. Verovio, 1591 e 1599) alle quali collaborò anche il G. con il brano Dell'alma; in questa raccolta si manifesta la tendenza a semplificare la scrittura contrappuntistica a vantaggio di una più lineare fluidità melodica, sotto l'influsso del nascente stile monodico.

Nell'intento di F. Neri, l'oratorio, forma musicale drammatica di edificazione spirituale, doveva costituire un'alternativa alla pratica musicale di carattere mondano. Tale principio fu chiaramente espresso dallo stesso G. nella prefazione al Teatro armonico spirituale di madrigali a cinque, sei, sette e otto voci concertati con il basso per l'organo, di G.F. Anerio (Roma 1619), di cui il G. curò la pubblicazione. Rivolgendosi a F. Neri, egli afferma infatti: "e per tirare con un dolce inganno i peccatori alli esercitii santi dell'Oratorio, v'introduceste la Musica con procurar che si cantassero cose volgari e devote, acciò tanto più si disponessero al profitto spirituale".

I cosiddetti "dialoghi" contenuti in questa raccolta costituiscono un documento molto interessante per lo studio della genesi dell'oratorio, in quanto rappresentano uno stadio evolutivo della lauda filippina (la copia conservata nella Biblioteca del conservatorio di S. Cecilia in Roma presenta l'annotazione manoscritta "Donati dal Molto R. Sig.re Horatio Griffi all'Orat. Piccolo di Sa Maria in Vallicella").

Negli ultimi tre anni della sua vita il G. si dedicò efficacemente alla riattivazione della Congregazione di S. Cecilia.

Morì a Roma il 9 sett. 1624; il 16 settembre vennero celebrate le esequie nella chiesa di S. Girolamo, ove fu tumulato.

Molte delle sue composizioni furono pubblicate in raccolte dell'epoca, tra cui: S'appresso a questa neve (a cinque voci) ne Le gioie, madrigali a 5 voci di diversi ecc.mimusici della Compagnia di Roma, Libro primo, di F. Anerio (Venezia, R. Amadino, 1589); Pallidette viole (a tre voci) in Fiori musicali di div. auttori a 3voci (ibid., G. Vincenti, 1590; Anversa, P. Phalesio, 1604 e 1618); altre composizioni nella raccolta Canzonette a 4 voci… da diversi eccell.musici, con l'intavolatura del cimbalo et delliuto (Roma, S. Verovio, 1591; Venezia, G. Vincenti, 1597); alcuni madrigali nella raccolta De' floridi virtuosi d'Italia ilterzo libro de madrigali a cinque voci,nuovamente composti e dati in luce (Venezia, G. Vincenti e R. Amadino, 1586).

Fonti e Bibl.: E. Celani, I cantori della cappellapontificia, in Riv. musicale italiana, XIV (1907), p. 763; A. Schering, Geschichte des Oratoriums, Leipzig 1911, p. 43; R. Casimiri, R. Micheli e la Cappella Sistina del suo tempo, in Note d'archivio per la storia musicale, III (1926), p. 235; Id., "Disciplina musicae" e "mastri di capella" dopo il concilio di Trento nei maggiori istituti ecclesiastici di Roma, ibid., XV (1938), 4-5, pp. 230, 234; H. Wessely-Kropik, Mitteilungen aus dem Archiv derArciconfraternita di S. Giovanni deiFiorentini, in Studien zur Musikwissenschaft, XXIV (1960), p. 46; P. Kast, Biographische Notizen zurömischen Musikern des 17. Jahrhunderts, in Analecta musicologica, I (1963), p. 47; F. Abbiati, Storia della musica, I, Dalle origini alCinquecento, Milano 1967, p. 602; W.C. Hobbs, G.F. Anerio's "Teatroarmonico spirituale di madrigali": acontribution to the early history of theoratorio, diss. Ph.D., Tulane University of Louisiana, 1970, I, pp. 6, 155, 160, 297; F. Testi, La musica italiana nel Seicento, Milano 1972, pp. 187 s., 193; F.-J. Fétis, Biogr.univ. des musiciens, IV, p. 111; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 664, e Supplemento, p. 379; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, IV, p. 376; Enc. della musica, II, p. 362; Diz. encicl. univ. della musica e deimusicisti, Le biografie, III, p. 327.

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