Omero

Enciclopedia Dantesca (1970)

omero

Antonio Lanci

Nel senso proprio di " spalla ", in Pg XVI 9 la scorta mia... / mi s'accostò e l'omero m'offerse.

In If XXI 34 aguto e superbo, " appuntito e alto ", è definito l'o. del demonio che carcava un peccator con ambo l'anche; forti sono dette invece le spalle di Gerione (XVII 42). Ancora con il verbo ‛ carcare ', in contesto figurato, in Pd XXIII 65 Ma chi pensasse il ponderoso tema / e l'omero mortai che se ne carca, / non biasmerebbe se sott'esso trema, cioè " chi pensasse di quanto peso è la materia di che trattare mi conviene, e pensasse ch'io sono mortale che l'ho a portare, non mi biasimerebbe se io per debolezza ci triemo sotto " (Ottimo); cfr. Orazio Ars poetica 38-40 " Sumite materiam vestris, qui scribitis, aequam / viribus et versate diu quid ferre recusent, / quid valeant umeri ", versi citati da D. in VE II IV 4.

In Pg IV 120 Hai ben veduto come 'l sole / da l'omero sinistro il carro mena?, il termine vale " lato ", " parte "; e analogamente in XXVI 4 feriami il sole in su l'omero destro, mi colpiva " da destra ".