OMBRONE

Enciclopedia Italiana (1935)

OMBRONE (detto anche Ombrone grossetano per distinguerlo dall'omonimo pistoiese affluente dell'Arno; A. T., 24-25-26 bis)

Attilio MORI

Fiume della Toscana, il maggiore di tutta la regione, dopo l'Arno, per sviluppo di corso. Nasce dal versante sud-orientale dei monti del Chianti e nella prima sezione del suo percorso, dello sviluppo di 40 km., sino cioè alla confluenza dell'Arbia presso Buonconvento, si presenta come un ruscello d'assai scarsa importanza. Il tributo dell'Arbia, pur raddoppiandone l'assai magra portata, non vale a cambiarne il carattere a causa della naturale aridità e della natura argillosa del territorio in cui scorre. Dopo la confluenza della Merse, che gli porta le acque sgorganti dalle falde calcaree della "Montagnola", l'aspetto del fiume, scorrente ormai in una valle angusta con andamento assai sinuoso, viene a subire una notevole modificazione. La portata si accresce per il tributo dell'Orcia, che pur scorrendo in una valle assai desolata e arida raccoglie parte delle acque sgorganti dalle falde dell'Amiata. Alla confluenza dell'Orcia il livello dell'Ombrone è ormai disceso a 85 m. s. m. Per altri 40 km. ancora il fiume continua ad aprirsi un passaggio tra le colline di Cinigiano e di Campagnatico, sinché, uscito dalla stretta di Istia alla quota di 18 m. s. m., diviene fiume di pianura attraversando con numerosi e pronunziati meandri il piano di Grosseto, colmato appunto dalle sue alluvioni. Il corso totale dell'Ombrone è di 161 km.; l'area del suo bacino scolante si ragguaglia a 3480 kmq. Esso convoglia in piena abbondanti torbide che sino dal sec. XVIII cominciarono a essere utilizzate con canali derivati e casse di colmata alla bonifica della regione (v. maremma).