Assayas, Olivier

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Regista, sceneggiatore e critico francese (n. Parigi 1955). È stato sceneggiatore e regista di alcuni cortometraggi alla fine degli anni Settanta prima di diventare membro della redazione dei Cahiers du cinéma (1980-85). Ha esordito dietro la macchina da presa con Désordre (1986), una dura e disincantata opera sull'universo giovanile che, con le sue ansie e le sue paure, costituirà spesso il tema principale delle sue opere, quali L'enfant de l'hiver (1989), Paris s'éveille (Contro il destino, 1991), Une nouvelle vie (1993) e L'eau froide (1994). Nel 1996 ha diretto Irma Vep, personale debito nei confronti della "libertà d'improvvisazione" propria della nouvelle vague e omaggio nei confronti del cinema di Hongkong (al quale ha già rivolto una notevole attenzione come critico). È stato successivamente autore del documentario HHH: portrait de Hou Hsiao Hsien (1997) e delle pellicole Fin août, début septembre (1998), Les destinées sentimentales (2000), Demonlovers (2002), Clean (2004), Paris je t'aime (2005), Boarding-gate (2007), L'heure d'été (2008), Après mai (2012), di cui ha curato anche la sceneggiatura, Personal shopper (2016, premio per il miglior regista al Festival di Cannes ex aequo con C. Mungiu), Doubles vies (Il gioco delle coppie, 2018), Wasp Network (2019) e Hors du temps (2024), di queste ultime tre ha curato anche la sceneggiatura. Nel 1990, in collab. con S. Björman, ha pubblicato Conversation avec Ingmar Bergman.

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