BONISOLI, Ognibene

Enciclopedia Italiana (1930)

BONISOLI, Ognibene

Remigio Sabbadini

Ognibene di Enrico de' Bonisoli nacque a Lonigo, donde il suo nome di Omnibonus Leonicenus, verso il 1412; morì a Vicenza nel 1474. Nel 1423 è a Mantova come famulus (puer) di Vittorino da Feltre, alla cui scuola rimase fino al 1433. Si stabilì poi a Vicenza, dove tenne scuola privata. Ebbe la condotta di Treviso dal 1441 al 1444, di Vicenza dal 1444 al 1448, occupò a Mantova la cattedra del defunto Vittorino dal 1449 al 1453. Tornato a Vicenza, riprese colà l'insegnamento fino alla morte. Tradusse Esopo, il Camillus di Plutarco e parecchi opuscoli dei padri greci; curò l'edizione di Quintiliano, di Cicerone (De inventione), di Cornificio (Ad Herennium); commentò Persio, Giovenale ed alcune opere di Cicerone; compose una grammatica di su Prisciano, orazioni, epistole e versi. Fu il più fedele continuatore di Vittorino nella vita e negli studî; eccetto che, secondando le tendenze nuove, abbandonò il quadrivio. Ma la sua scuola non fu di grammatica, bensì di eloquenza e poesia; tra gli autori letti nei corsi sono attestati Cicerone (De oratore, De officiis), Cornificio (Ad Her.), Livio, Giustino, Valerio Massimo, Plauto. Interpreta i testi cm sicura dottrina e scrive con forma scelta e con garbo.

Bibl.: R. Sabbadini, Nuove notizie e nuovi documenti di Ognibene de' Bonisoli Leoniceno, in Antologia Veneta, I, Feltre 1900, pp. 11-26, 174-89; id., Ognibene Leoniceno, in Giornale storico della letteratura italiana, XLIII (1904), pp. 256-58; A. Serena, La cultura umanistica a Treviso nel secolo XV, Venezia 1912, pp. 68-72, 327-330.

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