ODER

Enciclopedia Italiana (1935)

ODER (slavo: Odra; A. T., 53-54-55)

Arrigo Lorenzi

Fiume lungo 860 km., che nasce a 627 m. sul mare, da una palude del Linselberg nelle alture dell'Oder (Odergebirge) in Moravia, e sbocca, nel Haff di Stettino, dopo aver emunto 118.611 kmq., che per il 75,9% appartengono al Bassopiano Germanico. Dallo spartiacque di valle della Porta Moravica (fra i Sudeti e i Beschidi) riceve la Luha, mentre la Bečva, in direzione opposta, affluisce alla Morava (Danubio). Il bacino idrografico dell'Oder ha una struttura molto più semplice di quelli del Danubio, dell'Elba e del Reno: infatti esso non supera barriere montuose e, dopo un breve corso montano diretto a NE., presso Oderberg volge a N., direzione che diviene poi prevalentemente di NO., e benché ancora fiancheggiato da modeste alture, dopo il restringimento del Sankt Annaberg entra senz'altro nell'aperta pianura, nel cosiddetto "Golfo Slesiano".

Gli aspetti del fiume e del territorio circostante presentano una certa rassomiglianza col Reno; soprattutto è notevole il fatto che gli affluenti, a causa degli abbondanti depositi laterali del fiume principale, devono volgersi nella direzione di questo e accompagnarlo per un tratto più o meno lungo prima di mettervi foce; nelle piene facilmente avviene che il fiume principale e gli affluenti che gli scorrono paralleli formino un'unica corrente e producano inondazioni rovinose. Per il tributo di molti corsi d'acqua abbondanti, tra i quali il più notevole è la Neisse di Glatz, l'Oder si fa ben presto largo: 176 m. a Breslavia (v.). Sulle rive, prati, campi e boschi. A valle di Breslavia intaglia i ripiani sabbiosi "meridionali" dividendo i Katzengebirge, sulla sinistra, dai ripiani di Glogau (Dalkauer Berg) sulla destra ed entra nella sezione del corso che in parte segue i grandi solchi d'ablazione glaciale. Questi sulla direzione e i caratteri dell'alveo esercitarono un influsso decisivo. In questa sezione il fiume riceve a sinistra il Bober (Bobrava) ingrossato dalla Queis (Kvidza) e la Neisse di Görlitz. Oltre al Bartsch e all'Obra, che scorrono anche in solchi di ablazione glaciale, fra gli affluenti di destra il più importante è la Warthe (con la Netze). A valle di questa confluenza, il fiume principale, diramandosi, formava una palude, l'Oderbruch, estesa in lunghezza per 56 km. da Küstrin sino a Oderberg. Fu prosciugata da Federico II (1746-1753), dando all'Oder, che vi aveva più volte cambiato corso, un alveo artificiale più corto e più profondo e conquistando all'agricoltura 67.000 ettari. Poi il fiume piega ad angolo retto verso NNE. ed entra nell'ampio solco scavato attraverso il Ripiano Baltico. Per ultimo il fiume si divide in parecchi rami, dei quali l'occidentale passa per Stettino; questi rami finiscono tutti in una specie di largo canale simile a un lago (Papenwasser). A un restringimento segue il Haff, diviso dal mare per mezzo di due isole: tre emissarî (Peene, Swine e Dievenow) scaricano in mare le acque dell'Oder.

Come via navigabile, l'Oder non ha l'importanza del Reno: il tronco superiore non può essere percorso da grossi natanti.

Bibl.: H. Berghaus, Handbuch der Mark Brandenburg, Brandeburgo 1854, III; R. Leonhard, Der Stromlauf der mittleren Oder (dissertazione), Breslavia 1893; A. Penck, Der Oderstrom, in Geogr. Zeitschr., V, pp. 19, 84; Stromgebiete des deutschen Reichs: Oderstrom, voll. 3, Berlino 1896; F. Wahnschaffe, Die Oberflächengestaltung des Norddeutschen Flachlandes, in Forschungen zur deutschen Landes- und Volkskunde, Stoccarda 1909.

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