NUOVA GALLES DEL SUD

Enciclopedia Italiana (1935)

NUOVA GALLES DEL SUD (New South Wales; A. T., 166-167; 168)

Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Ferdinando MILONE

Stato dell'Australia sud-orientale, uno dei minori della Federazione per territorio, non coprendo esso che un decimo di tutto il continente. Ma raccoglie quattro decimi circa degli abitanti di tutta la Federazione e, dopo il Victoria e la Tasmania, è lo stato più densamente popolato. Sui suoi 800 mila kmq., si contano oggi, in cifra tonda, due milioni e mezzo di ab.: tre, all'incirca, per kmq.

Le forme del suolo. - Da Point Danger, poco a S. di Brisbane, la Nuova Galles del Sud si stende sino al capo Howe, a oriente; dal 29° parallelo va sino al Murray, a occidente; il 141° meridiano a E. di Greenwich segna il suo confine occidentale.

Montuoso a oriente, lo stato ha forme pianeggianti a ovest. A levante lo orla tutta una serie di rilievi (v. australia), formanti tre altipiani di notevole altezza, intramezzati da catene trasversali o da passi: dapprima è l'altipiano della Nuova Inghilterra, con molte cime fra 1000 e 1500 m. Dove esso termina con una larga barriera montuosa disposta trasversalmente e costituita dalle cupole trachitiche del M. Exmouth, del Liverpool Range e del Hastings Range, movimenti tettonici, o forse la semplice erosione, hanno profondamente intagliato il rilievo, che si abbassa, nella Porta di Cassilis, su per giù alla latitudine di Newcastle, a meno di 600 m. sul livello del mare.

A S. di questo passo s'iniziano i M. Azzurri (Blue Mountains), anch'essi costituenti una specie di altipiano di rocce primarie (ordoviciane e siluriche), che si espandono verso NO. nel modesto altipiano di Wellington e verso O. in quello di Lachlan. L'altipiano dei M. Azzurri si tiene in media al disotto dei 1000 m.; ma le cime più alte superano tale altezza, e il versante orientale si eleva così ripido sulla zona costiera e le sue valli sono così impervie, che nei primi tempi costituirono una barriera insormontabile verso l'occidente. Soltanto venticinque anni dopo il primo sbarco di coloni e dopo molti tentativi infruttuosi, G. Blaxland e W. Lawson riuscirono a valicarli, affrontando direttamente la cresta, invece di seguire le valli. Il nome di Azzurri fu dato dapprima alle colline a occidente di Sydney, per la leggiera nebbia azzurrina che ne ammanta le cime nei periodi caldi.

A S. dei M. Azzurri una linea di frattura ha dato origine al Lago Giorgio, lungo circa 32 km. e asciutto per la più parte dell'anno; quindi s'iniziano le alteterre meridionali, che presentano il più ampio massiccio di tutta l'Australia e culminano nel M. Townsend (m. 2212), e nel M. Kosciusko (m. 2241), le vette più alte del continente. Il rimanente del paese è costituito da un'assai stretta fascia costiera pianeggiante, spesso interrotta da rilievi, e dalla maggior parte del bacino del Murray-Darling, che per lo più si tiene al disotto dei 300 m. e supera questo livello solo nell'estremità nordoccidentale dello stato, nei modesti rilievi di Grey e di Stanley (Barrier Range).

Il Murray e alcuni suoi affluenti, quali il Darling, il Lachlan, il Murrumbidgee, sono i corsi d'acqua più importanti; ma notevoli anche sono quelli di breve corso che si gettano nel Pacifico. L'estremità nord-occidentale della Nuova Galles del Sud è compresa nel gran bacino artesiano (v. australia).

L'economia. - Le pianure del bacino del Murray, abbastanza ricche di acque, le groppe tondeggianti con le quali si abbassano verso O. i rilievi orientali, la quantità e la distribuzione delle piogge entro l'anno, e l'andamento delle temperature, la priorità stessa della colonizzazione, hanno contribuito a fare della Nuova Galles del Sud uno stato eminentemente cerealicolo e pastorale.

Uno sterminato gregge di pecore (53 milioni al 31 dicembre 1931), circa la metà del patrimonio ovino di tutta l'Australia, dà alla Nuova Galles del Sud la supremazia su tutti gli altri stati per questo allevamento. I greggi si sono quasi dovunque ritirati a occidente dei rilievi, e su quel versante dei monti e lungo il Murray più si addensano; mentre si vanno rarefacendo di mano in mano che ci si avvicina all'isoieta di 250 mm. Alle colture e ai bovini è lasciata invece, tutta la regione costiera, dove più fitto risulta quest'altro allevamento, che, però, si espande pure sugli altipiani e ad O. di essi. Anche l'allevamento bovino (2.840.000 capi nel giugno 1931) ha grande importanza nella Nuova Galles del Sud, che conta circa un quarto del patrimonio bovino dell'Australia, quasi la metà di quanti ne annovera il Queensland. Oggi più che nel Queensland vi è sviluppato l'allevamento delle mucche da latte. E assai più vi sono sviluppate le colture, fra le quali di gran lunga prevalgono quelle cerealicole: tre quarti dell'area coltivata sono occupati dal frumento; circa un quinto dagli altri cereali. Il grano copre tutta una fascia a O. dei monti e fornisce più di un quarto della produzione australiana. Abbastanza estesi vi sono pure gli orti e i frutteti, le colture della vite, della canna da zucchero e delle patate.

Indiscusso primato ha lo stato per le sue ricchezze minerarie. Ha dato oltre un terzo della produzione mineraria di tutta l'Australia, dall'inizio dello sfruttamento sino a oggi, e in questi ultimi anni ha dato da solo una metà o due terzi in valore della produzione media annua di tutto il continente. Non molto oro ha fornito, in confronto del Victoria o dell'Australia Occidentale; ma di gran lunga ha superato tutti gli altri stati per l'argento e il piombo ricavati dalle miniere di Broken Hill (v.), per il carbon fossile, per lo zinco. Notevoli anche sono le sue ricchezze di ferro e di stagno.

La Nuova Galles del Sud è anche lo stato che ha raggiunto il maggiore sviluppo industriale. Assorbe, infatti, i quattro decimi della popolazione industriale di tutta l'Australia; impiega da sola quasi la metà dell'energia elettrica consumata per uso industriale in tutta la Federazione e oltre la metà del combustibile. A cagione delle sue ricchezze minerarie, vi hanno maggiore importanza le industrie che lavorano i metalli; ma pure molto sviluppate, a paragone delle altre, vi sono quelle tessili e del vestiario, nonché le alimentari. Importanti anche vi sono l'industria forestale e quella della pesca. Ma è soprattutto da rilevarsi il carattere commerciale dello stato. Ai due grandi porti di Sydney e di Newcastle il versante occidentale della Grande Cordigliera, che declina verso il bacino del Murray, è collegato per mezzo di ferrovie, le quali aprono ai prodotti dell'interno lo sbocco verso il mare; rnentre delle due linee ferroviarie trasversali, l'una congiunge tra loro i centri della costa, l'altra quelli dell'altipiano. Una sola linea, poi, di recente costruita, attraversa in senso longitudinale tutto lo stato e va a congiungersi, nel centro minerario di Broken Hill, con la ferrovia dell'Australia Meridionale che porta il minerale a Port Pirie per l'imbarco. Le ferrovie della Nuova Galles hanno trasportato nel 1931 oltre due terzi delle merci e del bestiame caricati in tutta l'Australia. Il traffico è dovuto soprattutto ai combustibili, agli altri minerali, alle granaglie.

La popolazione. - Conseguenza di questo suo alto sviluppo industriale e commerciale è, forse, il fenomeno che si riscontra nella distribuzione dei suoi abitanti: per oltre due terzi costoro vivono, infatti, nella capitale e nelle altre città; neppure un terzo è composto di rurali. Nella capitale, Sydney (v.), il centro più popoloso e antico di tutto il continente, abita circa metà della popolazione dello stato. Un'altra città soltanto supera i 100 mila abitanti: Newcastle, alla foce del Hunter, la quale è il maggior porto carbonifero e centro dell'industria pesante. Supera i 20 mila, per le sue miniere soprattutto, Broken Hill, ai piedi dello Stanley Range. Una diecina di città ancora oltrepassano o si avvicinano ai 10 mila ab.: sono per lo più centri minerarî o piccoli nuclei urbani sorti nei principali distretti agricoli o pastorali. Qualcuno di questi centri minori, specie nel settentrione dello stato, è sorto per opera degl'immigrati italiani. (V. tavv. III e IV).

Storia. - Sorta storicamente col primo stabilimento di deportazione inglese creato a Port Jackson dal capitano Arturo Phillip il 26 gennaio 1788 nel continente nuovissimo (la Nuova Olanda dell'epoca), riassume in sé, quale colonia-madre dell'Australia, la storia tutta - può dirsi - di questa, durante il periodo iniziale, quello della colonizzazione penale (1788-1830; v. australia, V, p. 420). Attraversate, in specie dopo la partenza del Phillip (1792), aspre vicende, soltanto col governo di Lachlan Macquarie (1809-1821), umano ed energico al tempo stesso, che però continuava a vedere nella deportazione la base precipua della colonizzazione, essa usciva dallo stadio penoso dell'infanzia per trovare in una migliore organizzazione amministrativa e nello sviluppo ormai promettentissimo della pastorizia le basi civili ed economiche della sua nuova esistenza. La popolazione, col primo affluire dalla metropoli dell'emigrazione libera, attratta dalla prospettiva dei lauti guadagni conseguibili con la pastorizia, veniva in quegli anni a quadruplicarsi (nel 1821 toccava i 35.000 ab.); mentre l'area ufficiale della colonia si faceva 20 volte maggiore e la municipalità di Sydney (l'antico Port Jackson) andava assumendo le caratteristiche d'una piccola capitale. Sotto il successore di lui, Thomas Brisbane, col quale il sistema degli assigned convicts (deportati assegnati ai coloni in proporzione del capitale disponibile e della terra loro correlativamente concessa a titolo gratuito dal governo) conferisce un carattere eminentemente capitalistico alla colonizzazione penale ancora prevalente, il governo fino allora assoluto viene temperato con la creazione nel 1824 di un corpo consultivo di sei membri nominati direttamente dalla Corona, il cosiddetto Consiglio legislativo; e questo nel 1829 (durante il governo di Ralph Darling: 1821-1831) ricevette più larghi poteri e venne poi portato a 15 membri, governatore compreso, creandlsi con tre di essi un Consiglio esecutivo. Col rapido crescere, dopo il 1831 in specie, della popolazione libera (51.000 abitanti al 1831; 130.000 al 1841) la Nuova Galles del Sud, i cui pastori capitalisti si erano intanto irradiati coi loro greggi oltre i monti e il mare a crearvi o popolarvi nuove colonie, vedeva cessare nel 1838 la servitù dei deportati (convict system) e nel 1840 - nell'urto inevitabile tra lavoro libero e lavoro servile - la stessa deportazione; mondarsi della macchia penale originale la sua società con l'affiusso della popolazione libera, stimolato sulle prime dal nuovo sistema della colonizzazione sistematica di E. G. Wakefield (1831-1850) e provocato, dopo il 1851, in misura ben più imponente dalle scoperte aurifere; introdursi infine col 1842 il sistema rappresentativo nei suoi ordinamenti politici, sulla base sia pure del censo, con la creazione di un corpo legislativo in maggioranza elettivo. Staccati da essa con l'Atto australiano del 1850, per erigerli in colonie separate (col nome rispettivamente di Victoria e Tasmania), il distretto di Port Phillip e la Terra di Van Diemen e stabilite le condizioni al cui avverarsi si sarebbe staccata da essa anche la parte settentrionale (Queensland: 1859), la Nuova Galles, che nel 1851 aveva ormai 265.503 ab., i quali saliranno a 503.981 nel ventennio successivo (1871) e a 1.359.133 nel 1901, otteneva nel 1855, in virtù dell'Atto predetto del 1850, l'autonomia coloniale. Il suo governo era costituito d'un governatore regio, rappresentante della Corona e da questa nominato, e d'un consiglio esecutivo nominato dal governatore ma responsabile davanti alla legislatura, composta di due Camere, la bassa elettiva e l'alta di nomina del governatore. Meno di mezzo secolo dopo la Nuova Galles entrava come stato autonomo nel Commonwealth of Australia, costituito con l'Atto parlamentare inglese del 1900; e nella sontuosa Sydney, capitale provvisoria, s'inaugurava il 1° gennaio 1901 la nuova Federazione australiana (v. australia).

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