Nudità

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nudità La mancanza di vestiti o di altri indumenti, riferita al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell'arte.

Tra i popoli primitivi, la n. totale, o quanto meno la mancanza di copertura delle parti genitali, era assai frequente nelle zone tropicali dei vari continenti, per ciò che riguarda gli uomini; più rara fra le donne (alcuni popoli del Togo e del Camerun, dell’alto Zambesi, Caiapó e alcuni Gè-Tapuya delle foreste brasiliane ecc.). Diverse religioni impongono la n. totale o parziale a chi celebra un rito o vi partecipa. Le occasioni e le ragioni della prescrizione sono varie.

La n. rituale può essere semplicemente un sovvertimento dell’ordine profano e la rappresentazione di condizioni arcaiche. In riti di carattere agrario, compresi quelli diretti a ottenere la pioggia (per es., nell’India antica), può essere il momento erotico della n. a motivare la prescrizione, in base al nesso associativo tra sessualità e fertilità agraria. In certe religioni la n. può esprimere la dedizione totale del soggetto che non vuol nascondere nulla alla divinità (i morti, nella religione babilonese, dovevano comparire nudi davanti alla divinità degli inferi per essere giudicati). Infine, la n. può essere suggerita da un ideale ascetico, com’è il caso nel giainismo.

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