NUBA

Enciclopedia Italiana (1935)

NUBA (arabo Nūbah; gr. Νοβάται, Νουβάδες, Νομάδες; latino Nobatae; nuba Nob)

Enrico Cerulli

Popolazione del Sudan Anglo-Egiziano. Il nome di questa popolazione è passato a designare la regione Nubia; ma la sede originaria dei Nuba è invece il Kordofān. I gruppi Nuba che vivono ancora oggi nel Kordofān hanno la loro residenza specialmente sulle colline, mentre le pianure intermedie sono tenute dagli Arabi. I Nuba del Kordofān sono organizzati in tribù, il cui capo ha il titolo di mek. Spesso questi capi sono, o si ritengono, di origine araba. Si è avuto anche qui, dunque, il fenomeno, così comune nell'Africa orientale, dell'adozione di una stirpe straniera cui è poi riconosciuta una particolare supremazia sullo stesso gruppo adottante. Altri gruppi Nuba vivono nella Nubia, che è abitata anche da Arabi e da Begia. Essi sono principalmente tra Assuan e Dongola e sono conosciuti piuttosto col nome (arabo) di Barābirah. Questi Nuba della Nubia sono i discendenti dei Nobatae trapiantati dal Kordofān alla valle del Nilo da Diocleziano (vedi nubia: Storia).

Nuclei Nuba vivono con gli Scilluk e hanno anzi particolari diritti in occasione dei riti dell'investitura del re Scilluk. Questo lascia pensare a un'antica alleanza degli Scilluk con gruppi Nuba.

I Nuba hanno caratteri fisici negroidi (labbra tumide, capelli crespi, dolicocefalia, platirrinia), ma si distinguono nettamente (soprattutto per la media della statura e dell'apertura delle braccia) dai Niloti Scilluk loro vicini. I Nuba sono agricoltori e godono meritata fama di essere buoni soldati. Essi sono oggi del tutto islamizzati.

Vittime da secoli delle razzie schiaviste (particolarmente quelli del Kordofān), i loro nomi (Nūbah e Barābiraho Barābrah) sono anche usati nei paesi della valle del Nilo a designare in genere gli schiavi o famiglie di origine servile, all'infuori quindi di ogni speciale riferimento ai Nuba propriamente detti.

Nell'Uganda esiste un gruppo di popolazione che si dà il nome di Nuba e che si ritiene discenda dai soldati sudanesi di Baker, Emin Pascià e Gordon.

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