<p><b>novenàrio</b> Nella <a href="/enciclopedia/metrica">metrica</a> italiana, verso che ha come ultima posizione tonica l'ottava. Fu usato raramente nell'antica poesia (Dante lo considerò come un metro estraneo alla <a href="/enciclopedia/lirica">lirica</a>), pur conoscendo una certa diffusione sostenuta dall'imitazione dell'<i>octosyllabe</i> francese e provenzale. Ottenne maggiore fortuna nella poesia moderna, a partire da G. Pascoli e G. D'Annunzio.
</p>
<table class="sinottico" style="" summary="Tabella sinottica che riassume i principali dati del soggetto"></table>

Mario Pelaez

. Verso di nove sillabe, corrispondente per il ritmo a un decasillabo acefalo con gli accenti sulla 2ª, 5ª, 8ª, o all'unione di due versi brevi: 5 + 4, 4 + 5, 4 + 6, 5 + 5 con l'elisione delle sillabe fra i due elementi. È raro nell'antica letteratura italiana, forse per la ragione addotta ...

NOVENARIO

novenàrio

 novenario 
  
novenàrio agg. e s. m. [dal lat. novenarius «che consta di nove» (der. di novenus: v. novena)]. – Composto di nove parti: quasi esclusivam. nella locuz. verso n. (o assol. il n.), verso di nove sillabe (o, più propriam., di nove ...

 enneasillabo 
  
enneasìllabo agg. [dal lat. tardo enneasyllăbus, gr. ἐννεασύλλαβος, comp. di ἐννέα «nove» e συλλαβή «sillaba»]. – Verso di nove sillabe (o, più propriam., di nove «posizioni metriche»: v. endecasillabo), più spesso detto, con ...

Novenàrio