Savarése, Nino

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Scrittore (Enna 1882 - Roma 1945). Si formò nel clima della Voce e della Ronda. Il suo gusto è quello di un frammentista e saggista, non senza nostalgie per una narrativa ricondotta alle fonti di un epos popolaresco: donde la larga parte che nella sua produzione hanno il racconto di ambiente o tono paesano e la favola (Ploto, l'uomo sincero, 1922; Gatteria, 1925; Malagigi, 1929; Storia di un brigante, 1931; Rossomanno, 1935; I fatti di Petra, 1937; Il capo popolo, 1940; Novelle d'ogni sorta, post., 1958). Ma il meglio della sua arte va cercato nell'ambito della parabola lirico-morale e soprattutto del "viaggio" (L'altipiano, 1915; Pensieri e allegorie, 1920; La goccia sulla pietra, 1930; Operette, 1933; Cose d'Italia, 1940; Cronachetta siciliana dell'estate 1943, 1945), dove il suo sentimento laborioso e aspro della vita trae dalle impressioni di cose e paesaggi l'immagine di una natura in alacre rapporto con le opere, i costumi e le tradizioni degli uomini.

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