Dell'Abate, Niccolò

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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; con personale e raffinato linguaggio e vivace senso del colore, affrontò temi tratti dalla letteratura e dalla realtà, privilegiando il genere amoroso e il paesaggio: frammenti di affreschi della facciata delle Beccherie di Modena (1537) e affreschi con scene dell'Eneide della Rocca di Scandiano (1540 circa), gli uni e gli altri ora nella Gall. Estense di Modena; scene dall'Orlando furioso in pal. Torfanini a Bologna (1550 circa; ora nella Pinacoteca naz. di Bologna); decorazione con scene di concerti, convivî, paesaggi e con le Storie di Camilla, di pal. Poggi (1550-52), ora sede dell'univ. di Bologna. Chiamato a Fontainebleau da Enrico II (1552), vi dipinse affreschi su disegni del Primaticcio (sala da ballo, galleria di Ulisse, ecc.), ma lavorò anche a Parigi, Rouen e Chantilly per Anne de Montmorency e diede un suo notevole contributo nell'ambito delle arti applicate con disegni per smalti (altare della Sainte-Chapelle, eseguito da L. Limousin, Louvre) e per arazzi.

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