Ngagwang Lobsang Gyatso

Dizionario di Storia (2010)

Ngagwang Lobsang Gyatso


(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalai lama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie all’aiuto di Gushri Khan, capo dei mongoli qoshot, inaugurò la teocrazia nel 1642. L’amministrazione civile fu affidata a un reggente (sde srid) la cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del dalai lama. Consolidò e sviluppò la scuola dei dGe lugs pa, restaurando la disciplina monastica e assegnando un patrimonio fondiario a ogni monastero. Conferì il titolo di Pan chen lama all’abate del monastero di Tashilumpo creando così una nuova importante figura religiosa. Si recò a Pechino (1651-53) per stabilire formali relazioni con l’imperatore della nuova dinastia Qing e mantenne rapporti anche con i Mughal dell’India. Diede inizio ai lavori del palazzo del Potala, che divenne la residenza dei dalai lama. Fu grande poligrafo e studioso di sanscrito. Con la nomina di Sangs rgyas rgya mtsho (1653-1705) al posto di reggente, N.L.G. si ritirò gradualmente a vita contemplativa. La sua morte fu tenuta segreta per ben quindici anni.

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