NEW YORK

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

NEW YORK (XXIV, p. 727; II, 11, p. 404)

Mario Manieri Elia

Architettura e urbanistica. - La popolazione, quasi stabile dal dopoguerra, s'avvicina agli otto milioni con tendenza all'aumento in Queens, Richmond e Bronx, e lieve decremento nei settori in origine più popolati di Brooklyn e Manhattan (censimento 1970: New York City 7.895.563, Bronx 1.471.701, Brooklyn 2.602.012, Manhaitan 1.539.233, Queens 1.987.174, Richmond 295.443). Negli ultimi anni l'emigrazione da N.Y. City verso il suburbio è in declino, mentre si registra una flessione globale della popolazione, con aumento della senilità e della percentuale di abitanti di colore (stima 1974: circa 43%). A questa situazione demografica corrisponde un aggravarsi dei problemi della residenza per i ceti più poveri, dovuto alla degradazione edilizia e igienica intervenuta soprattutto nelle zone ghetto di Harlem, East Side, Bronx meridionale: gl'interventi di ristrutturazione (Urban Renewal) si sono dimostrati inefficienti per quanto riguarda il rialloggio degli sfrattati dalle zone demolite. Inoltre la progressiva trasformazione "terziaria" di gran parte di Manhattan ha reso sempre più complessi i problemi di traffico prodotti dal colossale fenomeno della pendolarità.

Fino agli anni Cinquanta, la tendenza dei più prestigiosi edifici per uffici è d'insediarsi nella Middletown (lontano, cioè, dalla originaria zona dei grattacieli attorno Wall street) a confe ma dello spostamento direzionale operato negli anni Trenta con il Rockefeller Center e l'Empire State Building. I nuovi grattacieli si orientano, architettonicamente, verso lo "stile internazionale" codificato da L. Mies Van der Rohe: prismi di cristallo in curtain wall (ma la prima grande realizzazione di facciata in vetro è del palazzo dell'ONUJ, realizzato sull'East River nel 1951 in base a un'idea di Le Corbusier del 1947).

Verso la fine degli anni Cinquanta, si pone in atto un'inversione di tendenza di cui si fa promotore, ancora una volta, Rockefeller, insediando il suo Chase Manhattan Bank nella Down Town, presso Wall street. Faranno seguito, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta, le due gigantesche torri gemelle del World Trade Center, realizzate sulla Battery, che sconvolgendo l'equilibrio di questa zona, ne condizionano pesantemente la skyline. Si tratta di un'anticipazione del grande intervento sull'Hudson River progettato dalla New York Plan Commission già dal 1966, che prevede anche zone residenziali per 15.000 abitanti. La pesantissima crisi municipale che attraversa da alcuni anni la città ha ostacolato la politica d'interventi residenziali recentemente avviata sui bordi acquatici di Manhattan (Waterside, Manhattan Landing, Welfare Island). Vedi tav. f. t.

Per la bibliografia, v. stati uniti.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE
TAG

Curtain wall

Stati uniti

Grattacieli

Wall street

Manhattan