Neurotrasmettitore

Dizionario di Medicina (2010)

neurotrasmettitore

Nadia Canu

Sostanza che media la propagazione dell’impulso nervoso tra due strutture collegate da una sinapsi chimica.

Meccanismo d’azione

Nella sinapsi chimica il neurone presinaptico, in seguito a depolarizzazione e conseguente ingresso di ioni calcio, libera per esocitosi nello spazio sinaptico un n., il quale si lega successivamente a un recettore di membrana dell’elemento postsinaptico. In questo modo favorisce o inibisce l’insorgenza di un potenziale d’azione in quest’ultimo. Un meccanismo specifico di inattivazione e di rimozione dallo spazio sinaptico del n. interviene in ultimo a porre fine alla sua azione.

Classificazione

I n. sono solitamente distinti in eccitatori ed inibitori: i primi causano una depolarizzazione e quindi generano potenziali d’azione, mentre i secondi provocano una iperpolarizzazione e quindi sopprimono la genesi di un potenziale d’azione. Poiché l’effetto del n. sulla membrana post-sinaptica dipende dalle proprietà del recettore e non da sue caratteristiche intrinseche, i n. sono usualmente divisi in due famiglie principali in base al peso molecolare

Neurotrasmettitori a basso peso molecolare

Il glutammato è il n. a basso peso molecolare più utilizzato per indurre eccitazione. Utilizza due classi di recettori catalogati sulla base dell’agonista che li attiva. I recettori ionotropici di tipo NMDA (N-metil-D-aspartato) fungono da canali per gli ioni Na+ e Ca2+ e sono coinvolti nel potenziamento a lungo termine, in alcune forme di morte cellulare e nell’epilessia. I recettori metabotropici, al contrario di quelli ionotropici che sono direttamente attivati dal ligando, sono associati a diverse proteine G e modulano eccitabilità e la trasmissione sinaptica attraverso messaggeri intracellulari. Il GABA è un n. inibitorio, il suo rilascio nello spazio sinaptico impedisce all’impulso nervoso di propagarsi nel neurone postsinaptico. Sui recettori specifici per il GABA vanno ad agire le benzodiazepine. L’acetilcolina è un n. ad azione in prevalenza eccitatoria, agisce nel sistema nervoso centrale, in quello neurovegetativo e nelle sinapsi neuromuscolari, dove induce la contrazione del muscolo. La dopamina è un n. inibitore importante per il controllo del movimento, la cui sintesi è ridotta nei pazienti affetti da morbo di Parkinson. La serotonina è anche essa un n. inibitorio che regola il dolore, il sonno, i cicli circadiani e del tono dell’umore. La noradrenalina, che viene sintetizzata – a partire dalla dopamina – nei neuroni del sistema nervoso autonomo simpatico, ha un ruolo eccitatorio sul sistema cardiocircolatorio e prepara l’organismo ad affrontare situazioni di stress.

Neurotrasmettitori peptidici

I n. peptidici sono oltre 100 e sono formati da catene da 3 a 30 amminoacidi. Funzionano anche come neuromodulatori (➔), bilanciano cioè il segnale elettrico. Tra questi: le endorfine e le encefaline, molecole che hanno una azione analgesica e che sono coinvolte nei processi di apprendimento e nell’insorgenza di alcuni stati emotivi (collera, depressione); la neurotensina e la sostanza P, che regolano rispettivamente la trasmissione dopaminergica e acetilcolinergica.

Altri neurotrasmettitori

Tra i n. vanno aggiunte le purine (ATP, ADP e adenosina), e alcuni n. atipici come l’ossido di azoto e il monossido di carbonio. Questi ultimi non vengono rilasciati per esocitosi, ed essendo liposolubili diffondono attraverso le membrane cellulari delle cellule bersaglio.

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Potenziamento a lungo termine

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