Neocomportamentismo

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Sviluppo dottrinale e pratico assunto dal behaviorismo classico di J.B. Watson in base alle ricerche di C.L. Hull, E.C. Tolman e B.F. Skinner. Mentre lo schema behavioristico classico è riassunto nella formula S-R, in cui la risposta R è funzione dello stimolo S, Hull amplia tale schema nella forma S-O-R, in cui viene inserito l’organismo O, dal quale, oltre che da S, dipende R. Il sistema di Hull e dei suoi allievi esercitò una notevole influenza negli anni 1950 e mise in moto numerose ricerche sperimentali. Tolman, influenzato anche dalla psicologia della Gestalt, reinterpreta profondamente il processo di condizionamento in termini di rapporto segno-significato. A Skinner, che sosteneva un ritorno alla purezza delle posizioni originarie di Watson, si deve l’introduzione del ‘condizionamento operante’, concetto fondamentale della moderna teoria dell’apprendimento. Col tempo, il n. è andato incontro a un processo di trasformazione che ne ha resi meno netti i contorni teorici; ciò è dipeso dall’emergenza di problematiche estranee al comportamentismo (come quelle del comportamento istintivo, del pensiero o dei sistemi motivazionali complessi), dallo sviluppo degli studi sulle basi fisiologiche del comportamento, dal nascere di nuove discipline (cibernetica, teoria dell’informazione, teoria dei sistemi) e dal tramonto delle esigenze sistematiche formalizzanti che avevano ispirato le teorizzazioni di Hull.

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Condizionamento operante