NATO

Dizionario di Storia (2010)

NATO


Sigla di North Atlantic treaty organization, alleanza militare istituita con il trattato del 4 apr. 1949 (➔ atlantico, Patto) sotto l’egida statunitense e con l’adesione di altri 11 Stati occidentali, ai quali se ne aggiunsero altri nel corso del tempo, fino a raggiungere un totale di 28 Paesi membri (2009). Suo obiettivo dichiarato fu quello di garantire la difesa comune degli Stati membri da eventuali attacchi da parte del blocco sovietico, che però solo nel 1955 le oppose il Patto di Varsavia. Il massimo organo decisionale della NATO è il Consiglio atlantico, presieduto dal segretario generale. Il Consiglio raggiunge le proprie decisioni all’unanimità; non sono previste votazioni a maggioranza. Al Consiglio sono subordinati svariati comitati, specializzati in specifiche materie per lo più di carattere tecnico. Dopo l’uscita della Francia dalla struttura militare integrata (1966), furono creati il Comitato piani della difesa e il Gruppo di pianificazione nucleare. La struttura civile della NATO è composta da cinque divisioni (affari politici, pianificazione difesa, sostegno alla difesa, infrastruttura e logistica, affari culturali) e da cinque uffici (informazione, bilancio, sicurezza, personale, segretariato esecutivo). Le forze armate della NATO sono composte da alcuni contingenti assegnati dai paesi membri all’Alleanza e da una struttura di comando integrato. Al Comitato militare rispondono i due comandanti supremi (Europa e Atlantico) e il gruppo di pianificazione per la difesa dell’America del Nord. Il quartier generale della NATO, originariamente a Parigi, dal 1967 ha sede a Bruxelles. Dopo il 1989, il crollo del blocco sovietico portò a un ripensamento dell’Alleanza, la quale adottò un nuovo concetto strategico, che pur prefigurando un rapporto non conflittuale con gli ex avversari del Patto di Varsavia, date l’instabilità e le incertezze geopolitiche mondiali, enfatizzava la permanente necessità di una difesa convenzionale e nucleare comune. Nel dicembre 1991 venne creato il NACC (North Atlantic cooperation council), che ai 16 Paesi NATO associò gli Stati ex membri del Patto di Varsavia e dell’URSS. Veniva inoltre conservata e rafforzata la presenza militare statunitense in Europa. Nel luglio 1992 la NATO mise la propria struttura militare integrata a disposizione dell’ONU o della CSCE per azioni di peace-keeping. Nel 1993 aerei NATO entravano in azione per far rispettare la «zona di non volo» decretata dall’ONU in Bosnia. Era questa anche la prima volta che le forze dell’Alleanza entravano in azione in area di guerra in quanto tali, sotto una catena di comando integrato. A partire dal 1998, la NATO rivolse la sua attenzione al Montenegro, al Kosovo e alla Macedonia, caratterizzati da forti tensioni etniche, e nel marzo 1999 avviò una guerra contro la Iugoslavia allo scopo di imporle una presenza militare di garanzia nel Kosovo. La campagna aerea, durata 79 giorni, ebbe come obiettivi strutture militari e infrastrutture civili, e fu seguita dalla presenza in Kosovo di ca. 30.000 militari NATO, mentre altrettanti erano dispiegati in Bosnia ed Erzegovina. Nell’apr. 1999 entrarono nella NATO tre nuovi Stati (Polonia, Repubblica ceca e Ungheria), portando il totale dei Paesi membri a 19. Un ulteriore allargamento fu però inizialmente frenato dall’opposizione della Russia. Col vertice di Washington (1999) la NATO si è dotata di nuovi strumenti di azione, volti ad assumere compiti di gestione delle crisi anche al di fuori dell’area geografica di applicazione del Trattato del Nord Atlantico. Gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno infine aperto nuove prospettive. La creazione di un Consiglio permanente NATO-Russia, decisa nel summit di Reykjavík del maggio 2002, è stata ratificata nel vertice tra la Russia e i paesi NATO di Pratica di Mare. Nel 2004 hanno aderito alla NATO anche Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia, alle quali poi si sono aggiunte (2009) Albania e Croazia. All’interno dell’Alleanza permane peraltro una forte asimmetria di potenza, con una netta superiorità militare USA rispetto alla totalità degli altri Paesi membri.

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