Nabatei

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(gr. Ναβαταῖοι) Antica popolazione con centro nella città di Petra, a sud-est del Mar Morto. Nomadi, originari della penisola arabica, i N., divenuti sedentari, si organizzarono in una solida monarchia che ebbe notevole importanza per l’esercizio del commercio carovaniero dall’Arabia all’Egitto e ai porti della Siria. Il maggior sovrano fu Areta III (85-60 a.C. ca.), che M. Emilio Scauro nel 62 a.C. rinunciò a sottomettere limitandosi ad accettare il versamento di un’ingente somma. La storia del regno fu da allora caratterizzata dalla dipendenza dai Romani, nonostante velleità di cooperazione con i Parti nel 40 a.C., e dai contrasti con la Giudea di Erode e dei suoi successori. Il territorio dei N. fu definitivamente assoggettato da Traiano, che lo ridusse (106 d.C.) a provincia romana col nome di Arabia.

La civiltà dei N., oltre che dagli scrittori classici, è nota dai reperti archeologici, dalle monete e dalle iscrizioni, in lingua aramaica e con un alfabeto derivato dall’aramaico. Caratteristici sono i monumenti sepolcrali, scavati nella viva roccia, con facciate imitanti architetture di altari o di templi (➔ Petra; Bostra).

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