MUSCARINA

Enciclopedia Italiana (1934)

MUSCARINA

Alberico Benedicenti

. Alcaloide di alcuni funghi tossici, come l'Amanita muscaria, preparato anche sinteticamente per ossidazione della colina; privo di applicazioni terapeutiche, antagonista dell'atropina. È tipico veleno del sistema autonomo. A dosi estremamente piccole eccita le terminazioni intracardiache del nervo vago, fa diminuire il numero delle pulsazioni e il consumo d'ossigeno da parte del cuore abbassa la pressione sanguigna, arresta il cuore in diastole. La fibra cardiaca si mantiene eccitabile tanto allo stimolo elettrico quanto a quello farmacodinamico. L'atropina, paralizzando le terminazioni del nervo vago, ristabilisce le contrazioni del cuore. La muscarina eccita il nervo oculomotore comune, e provoca miosi; eccita il vago intestinale e dà energiche contrazioni dell'intestino, stimola le secrezioni della saliva e del sudore. Cosi sembrano giustificati i sintomi di avvelenamento per talune specie di funghi (salivazione, sudori, diarrea, vomito, contrazioni intestinali, miosi, diminuzione dei battiti cardiaci, caduta della pressione, collasso e morte). Ma data la quantità di muscarina contenuta nei funghi muscarici, piccola così che per uccidere un uomo di 70 kg. occorrerebbero mgr. 525 di questo alcaloide, ossia circa 4 kg. di funghi freschi, bisogna concludere che nell'avvelenamento da amanite, oltre alla muscarina, partecipino altre sostanze ancora ignote.