Montréal

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Montréal Città del Canada (3.635.571 ab. nel 2007), nel Québec meridionale, situata sull’isola omonima del fiume San Lorenzo, immediatamente a valle della confluenza dell’Ottawa, a 1400 km dall’Oceano Atlantico. La città si estende con una pianta regolare su una serie di terrazze tra il fiume e l’isolato blocco basaltico di Mont-Royal (235 m), oggi adibito a parco. Dopo Toronto è la maggiore agglomerazione urbana del paese. Nel 1967 fu sede dell’Esposizione universale; l’avvenimento ha avuto notevoli ripercussioni sulla topografia e sull’urbanistica cittadina: fu ampliata l’isola fluviale di Sainte-Hélène, creata artificialmente quella di Notre-Dame, vennero costruiti ponti, tunnel e una metropolitana. Numerose altre opere, soprattutto sportive, sono state realizzate in occasione delle Olimpiadi del 1976. Il centro commerciale e finanziario di M. si estende presso il Mont-Royal, mentre i quartieri residenziali e industriali, dall’aspetto modernissimo, si sono sviluppati in periferia.

Oltre alle attività di servizio, in continuo sviluppo specialmente in campo finanziario, M. conserva una grande importanza come centro manifatturiero, commerciale e portuale. Grazie al suo sistema di comunicazioni terrestri e marittime, M. può concentrare gran parte dei prodotti del retroterra e convogliarli all’estero. Il settore industriale è sviluppato sia nei comparti tradizionali sia in quelli ad alta tecnologia e d’innovazione. M. è servita da due aeroporti internazionali.

Nel 1535 Hochelaga era capoluogo di uno staterello indiano, quando la visitò J. Cartier, chiamando Mont Réal la collina da cui ha origine il nome dell’attuale città. Fondata (1642) da Paul de Chamédy, signore di Maisonneuve, passò ai sulpiziani (1670 ca.) e si sviluppò come base militare contro gli Indiani Irochesi e quale centro del commercio delle pellicce. Conquistata dagli Indiani (1689), M. tornò ai Francesi che, per la capitolazione del 1760, la cedettero agli Inglesi con l’intero Canada. Occupata temporaneamente dai rivoluzionari americani (1775), nel 1843 divenne sede del governo, che un’insurrezione riportò a Quebec (1849).

L’aspetto della città durante il 18° sec. si configurava analogo a quello delle fortezze medievali francesi. Con la presenza inglese dopo il 1760 alcune piazze acquistarono aspetto britannico (piazze Phillips, Victoria e Dominion). Lo stile neoclassico caratterizzò la prima metà del 19° sec. (Monumento a Nelson, 1809; Banca di M., di J. Wells, 1845-47; Marché Bonsecours, di W. Footner, 1844-47) ma frequenti furono an­che gli esempi di architetture neogotiche (Notre Dame, di J. O’Donnell, 1823-29; Christ Church Cathedral, di F. Wills e poi T.S. Scott, 1856-59). F.L. Olmsted segnò l’inizio dell’influenza urbanistico-architettonica americana (Park Mont-Royal, 1876-81), cui fece seguito l’opera di figure quali Mc Kim, Mead & White (Bank of Montreal, 1901-04). Nel corso dei sec. 20° e 21° si segnala l’opera di I.M. Pei (Place Ville Marie, 1955-62), di L. Moretti (Edificio della Borsa in Place Victoria, con P.L. Nervi, 1965), di R. Affleck (Place Bonaventure, 1966; Maison Alcan, 1980-83), dello Studio ARCOP (World Trade Center, 1987-91), di Saucier + Perrotte (Padiglione nel giardino botanico, 2001), di D. Le Tourneaux e M. Shooner Dagenais (Edificio per la Cité Multimédia, 2002).

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