Monorotaia

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fig.

Sistema di trasporto nel quale i veicoli corrono su una rotaia unica. Le vetture sono di norma appoggiate o, meno comunemente, sospese, tramite carrelli dotati di pneumatici, a una via di corsa, vincolata ad appositi sostegni, che può essere sistemata all’aperto o anche in galleria (fig.). Per le applicazioni specifiche la m. deve soddisfare il più possibile alle seguenti condizioni: a) ingombro orizzontale della struttura fissa il più piccolo possibile, per non togliere luce od opprimere i sottostanti manufatti; b) sezione di ingombro complessiva (rettangolo della sagoma fissa e mobile) ridotta e possibilità di distanziare convenientemente gli appoggi senza creare strutture orizzontali eccessivamente pesanti e costose; c) soluzione conveniente del problema degli attraversamenti (canali, fiumi ecc.) che richiedano luci notevoli (ordine del centinaio di metri); d) tracciati con curve di raggio ristretto; e) stabilità di marcia dei veicoli sulla via anche a velocità elevate; f) silenziosità; g) applicazione della trazione elettrica; h) minima influenza sulla stabilità di marcia dei veicoli delle difettosità altimetriche e planimetriche della via; i) buone accelerazioni in avviamento e frenatura.

Sono state realizzate anche m. a cuscino d’aria che, tra l’altro, possono consentire di raggiungere alte velocità (anche superiori a 400 km/h): per m. con vettura ubicata al di sopra della via di corsa sono stati previsti motori a elica (Aerotrain) o a turboelica (Levacar).

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