Mola di Bari

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Comune della Città metropolitana di Bari (50,6 km2 con 26.427 ab. nel 2008). È costituita da un nucleo antico, con vie strette e tortuose, e da una parte più recente, a strade larghe e rettilinee, con pianta a spina di pesce. Agricoltura; commercio di prodotti alimentari. Attiva l’industria peschereccia.

Di antica ma incerta origine, fu porto frequentato al tempo delle crociate: secondo alcune fonti, fu distrutta e poi ricostruita da Carlo d’Angiò (1277), che vi fece edificare anche il castello. Renato I re di Napoli nel 1436 la infeudò a Landolfo Maramaldo e, dopo la ribellione di costui, a Niccolò Toraldo; passata poi ai Carafa e dal 1578 ai Frangipane della Tolfa, l'anno successivo M. tornò sotto il demanio regio; la fine della sua feudalità può essere collocata nel 19° secolo, dopo l'emanazione delle leggi (1806) che posero fine ai diritti feudali in tutto il Regno.

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