Forman, Miloš

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Regista cinematografico ceco naturalizzato statunitense (Čáslav 1932 - Warren, Connecticut, 2018). Tra i maggiori esponenti della Nová Vlna ("Nuova ondata") del cinema cecoslovacco, trasferitosi negli USA si è affermato come regista di culto con One flew over the cuckoo's nest (1975, premio Oscar), seguito dal pluripremiato e spettacolare Amadeus (1984).

Opere

Dopo aver realizzato, tra il 1962 e il 1963, due mediometraggi (Konkurs, Concorso, e Kdyby ty muziky, Se non fosse per questa musica), poi riuniti come parti di un lungometraggio apparso col primo titolo, nel 1963 diresse Černý Petr (L'asso di picche), che apparve come una delle rivelazioni del "nuovo corso" del cinema cecoslovacco. Dietro il ritratto del protagonista e la sua crisi adolescenziale si potevano cogliere sullo sfondo alcune forme di disadattamento generazionale, viste con ironia ma anche con una certa amarezza, attraverso uno stile nuovo, slegato nella narrazione e aperto al caso e all'improvvisazione. Sono i temi che tornano nel successivo Lásky jedné plavovlásky (Gli amori di una bionda, 1965). Trasferitosi negli USA, vi ha realizzato Taking off (1971), sul tema prediletto: il rapporto tra generazioni. In One flew over the cuckoo's nest (1975, premiato con l'Oscar che ne sancì l'eco internazionale) il quadro di fondo, un ospedale psichiatrico, assume i caratteri di una metafora sui meccanismi sociali repressivi. Da segnalare ancora Hair (1979), vivace rappresentazione degli ambienti della generazione beat, Ragtime (1981), Amadeus (1984, premiato con l'Oscar), Valmont (1989). La propensione a una narrazione biografica, che si affida al talento degli attori e a una precisa ricerca di materiali documentali, ha caratterizzato The people vs. Larry Flynt (1996, premio Golden Globe nel 1997 come miglior regista); Man on the moon (1999), che ripercorre la vita artistica e privata del comico Andy Kaufman e Goya's ghosts (2006).

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