Milan Obrenović re di Serbia

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Cugino e figlio adottivo (Iaşi 1854 - Vienna 1901) di Michele III Obrenović, gli successe come principe di Serbia quando questi fu assassinato (1868), governando, sino al raggiungimento della maggiore età (1872), sotto la tutela di un consiglio di reggenza. Dichiarata guerra alla Turchia (1876), le sue truppe furono sconfitte rovinosamente ad Aleksinac; tuttavia, grazie al sostegno della Russia, entrata nel conflitto nel 1877, M. riu scì a ottenere dal congresso di Berlino del 1878 ampliamenti territoriali e l'indipendenza per il suo paese. Entrato nell'orbita politica dell'Austria e assunto col suo appoggio il titolo di re (1882), M. trascinò la Serbia in una disastrosa guerra contro la Bulgaria (1885), conclusa senza perdite territoriali solo grazie all'intervento diplomatico austriaco (1886). Le reazioni alla politica autoritaria adottata all'interno e lo scandalo suscitato dal suo divorzio dalla regina Natalia lo indussero ad abdicare in favore del figlio Alessandro (1889) e a trasferirsi a Parigi. Tornato a Belgrado nel 1897 e assunto il comando dell'esercito, instaurò col consenso del figlio un regime poliziesco finché un attentato (1899) e la rottura con Alessandro (1900) lo indussero a trasferirsi a Vienna.

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