MIGUEL, Maria Evaristo di Braganza, re di Portogallo

Enciclopedia Italiana (1934)

MIGUEL, Maria Evaristo di Braganza, re di Portogallo

Angelo Ribeiro

Secondogenito di Giovanni VI di Portogallo, nato a Lisbona il 26 ottobre 1802, morto a Bronnbach il 14 novembre 1866. In seguito alla costituzione concessa da Giovanni VI nel 1822, M. fu indotto da sua madre, la regina Carlotta Gioacchina di Borbone, a mettersi a capo di un movimento assolutistico, e nella notte del 26 maggio 1823 si ribellava con alcune truppe, proclamando il ritorno all'antico regime. La costituzione fu abolita. Il 30 aprile 1824 M. tentava un nuovo colpo, rinchiudendo il padre nel palazzo reale e impadronendosi del governo. Il corpo diplomatico, per iniziativa del ministro francese, liberò il re il quale destituì M. dal comando dell'esercito, mise in libertà i liberali che egli aveva fatti arrestare e lo mandò a viaggiare all'estero, dove egli visitò le corti di Parigi e di Vienna. Morto Giovanni VI nel marzo 1826, gli successe il primogenito Pedro, imperatore del Brasile, il quale, concessa una carta costituzionale al paese (29 aprile), abdicò ai proprî diritti in favore della figlia Maria de Gloria (Maria II), e la offrì in moglie, benché avesse soli sette anni, al fratello M., pensando così di riconciliare i due partiti. M. accettò e, avendo giurato il 4 ottobre a Vienna la costituzione, fu nominato dal fratello reggente del Portogallo il 3 giugno 1827. Forse Pedro avrebbe voluto farlo suo luogotenente, ma il titolo di reggente fu imposto dal Metternich, sotto i cui auspici, a Vienna, era stata conclusa la conciliazione. Tornato in Portogallo, M. vi trovò una vasta rete di cospirazioni, a opera della regina Carlotta con la collaborazione degli elementi clericali e assolutisti, i quali dichiararono M. "re legittimo", col pretesto che Pedro, avendo dato l'indipendenza al Brasile ed essendosene fatto incoronare imperatore, aveva perduto i proprî diritti al trono portoghese. M. si circondò di assolutisti e sciolse la camera dei deputati, trasgredendo agli ordini ricevuti da Rio de Janeiro. Il 3 maggio 1828 convocò alla maniera antica i tre stati del regno e si fece proclamare monarca assoluto col nome di Miguel I. I costituzionali perseguitati emigrarono, e nell'Isola Terceira delle Azzorre, unica terra portoghese rimasta fedele alla piccola Maria II, formarono un ministero costituzionale. Una squadra mandata colà da M. fu respinta. Pedro, sotto il titolo di duca di Braganza, si recò in Europa, riunì in Francia e in Inghilterra un esercito di emigrati, e con essi sbarcò alla Terceira, dove organizzò una spedizione, la quale sbarcò l'8 luglio 1832 su una spiaggia non lungi da Oporto, e il giorno seguente occupò la città. I miguelisti assediarono la città per circa un anno, quando, avendo la squadra liberale distrutto quella assolutista presso la costa di Algarve, l'esercito costituzionale poté sbarcarvi, e marciò immediatamente sulla capitale, che si arrese quasi senza resistenza il 24 luglio 1833. M., tolto l'assedio a Oporto, marciò su Lisbona, ma fu sconfitto ad Almoster, e poi ad Asseicera. La guerra finì con la convenzione di Evora-Monte, che M. fu costretto a sottoscrivere, partendo poi in esilio. Visse alcuni anni in Italia (a Parma, in Toscana, a Genova, a Roma, ad Albano); nel 1851 si trasferì a Londra, e di lì in Germania, dove sposò Adelaide di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg. Portava il titolo di duca di Braganza.