Micromanipolatore

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Nella tecnica microscopica, strumento per eseguire, anche a forti ingrandimenti, manipolazioni varie su oggetti microscopici (cellule isolate, batteri, uova, fibre tessili ecc.). Questi si sottopongono, per mezzo di aghi, pipette, o altri microstrumenti, spostabili a mezzo di congegni micrometrici secondo tre direzioni dello spazio mutuamente ortogonali, a operazioni di dissezione, iniezione, enucleazione, oppure a influenze chimiche o fisiche diverse. Si può effettuare la micromanipolazione anche attraverso attrezzature elettroniche e computerizzate. Il m. viene utilizzato in biologia, medicina, biotecnologia e tecnologia genetica, ricerca tecnica, meccanica di precisione ed elettronica.

In genetica molecolare, la micromanipolazione cromosomica permette di isolare un piccolo segmento di un singolo cromosoma partendo da una preparazione su vetrino di cromosomi in metafase. Si utilizzano aghi estremamente fini o un raggio laser. I frammenti escissi, vengono raccolti e riuniti e il loro DNA viene estratto e clonato. Questa tecnica è stata utile per creare cloni di DNA da regioni cromosomiche associate a patologie non ancora caratterizzate.

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