BENEDETTI, Michele

Enciclopedia Italiana (1930)

BENEDETTI, Michele

Odoardo Hillyer Giglioli

Pittore, disegnatore e incisore a bulino e a granito. Nacque a Viterbo nel 1745; morì a Vienna nel 1810. Nel 1783 si trovava a Londra, ove ebbe maestro dell'incisione a granito Francesco Bartolozzi. I suoi saggi migliori in questa tecnica sono il Ritratto di Canova, da una pittura del Lampi, Demetrio Poliorcete tra la moglie e l'amante, la Moglie di Focione, da pitture del Caucig. A granito e all'acquaforte è la Sacra Famiglia da Raffaello. In queste incisioni è sempre lontano dalla tecnica morbida e accurata del maestro e inferiore anche agli scolari inglesi di lui come il Tompkins. Per le stampe di F. Bartolozzi fece alcuni disegni; cosi per l'Io del Correggio e pel ritratto di Caterina II. Del 1775 è il ritratto di Edmund Burke dal Reynolds; del 1786, la Sibilla dal Reni e la Musica dal Domenichino; del 1798 i Primi passi dal Caucig.

Anche suo figlio Tommaso, nato a Londra il 1° maggio 1796 e morto a Vienna il 16 febbraio 1863, fu incisore in rame. Protetto dal noto collezionista Barth, nella raccolta di lui, ricca di classiche stampe, formò la sua prima educazione artistica.

Riprodusse a bulino la Cena di Leonardo, la Deposizione nella tomba e la Santa Famiglia di Tiziano, la Madre divina di Lodovico Carracci, ecc. Dipinse anche all'acquerello, ma rimase sempre, in sostanza, artista senza originalità.

Bibl.: P. Kristeller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909.

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