SUSLOV, Michail Andreevič

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)

SUSLOV, Michail Andreevič

Domenico Caccamo

Uomo politico e ideologo sovietico, nato da famiglia contadina a Šachovskoj, villaggio dell'attuale oblast′ di Uljanovsk, il 21 novembre 1902. Membro del partito dal 1921, frequentò dapprima una facoltà operaia e poi l'istituto di economia G. Plechanov di Mosca. Segretario del partito a Rostov negli anni 1937-39, fu eletto al Comitato centrale nel 1941; durante la guerra, segretario a Stavropol′, organizzò la lotta partigiana nelle retrovie tedesche. Negli anni 1944-46 lavorò alla sovietizzazione della Lituania. Segretario del Comitato centrale (1947), S. prese l'eredità dello scomparso A. Zdanov, pronunciando alla conferenza del Cominform del novembre 1949 la seconda e più radicale condanna del titoismo; direttore della Pravda (1949-50), al XIX congresso intervenne sui problemi della cultura, dell'istruzione e della propaganda. Entrato nel 1955 nel Presidium del partito, cauto fautore della destalinizzazione al XX congresso, dopo la rivolta ungherese promosse la restaurazione di una salda politica unitaria nel movimento comunista internazionale. Nel giugno 1957 si schierò dalla parte di Chruščcëv contro il "gruppo antipartito"; poi fu il protagonista, per la parte sovietica, delle conferenze comuniste di Mosca del 1957 e del 1960. Al plenum dell'ottobre 1964, che provocò le dimissioni di Chruščëv, sostenne il ruolo di accusatore, pronunciando la requisitoria che enumerava gli errori del primo segretario; nel nuovo gruppo di vertice portò un elemento di forte continuità politica e ideologica.

S. ha guidato la polemica contro i revisionisti di destra, sostenitori del policentrismo, e quelli di sinistra, ostili alla strategia della coesistenza e competizione dei due sistemi mondiali; per la critica del maoismo da parte sovietica, sono fondamentali il suo rapporto al plenum del febbraio 1964 e il suo saggio sul Kommunist dell'ottobre 1969. Attenendosi al programma accolto dal XXII congresso, S. ha sostenuto la legittimità dell'interessamento materiale e del calcolo economico, le esigenze dell'organizzazione e specializzazione del lavoro nella società comunista ponendo al di sopra del dato economico il ruolo ideologico e organizzativo svolto dai quadri del partito.

Bibl.: Raccolte di scritti e discorsi di S. sono state pubblicate a più riprese: Izbrannoe e reči i stat'i ("Scritti e discorsi scelti"), Mosca 1972; Marksizm-leninizm-internacional'noe učenie rabočego klassa, ivi 1973 (trad. it., Il marxismo-leninismo dottrina internazionalista della classe operaia, Milano 1976); Na putjach stroitel'stva kommunizma. Reči i stat'i ("Sulla via della costruzione del comunismo. Scritti e discorsi"), voll. 2, ivi 1977. Sull'azione politica di S. forniscono alcuni dati H.-J. Eitner, Chefideologe des Kreml - Michail Andrejewitsch Suslow, in Osteuropa, X (1960), pp. 404-06; A. Meyer-Landrut, Michail Andrejewitsch Suslow, ibid., XIII (1963), p. 648; F. Fejtö, Cina-URSS: il conflitto. Lo sviluppo del grande scisma comunista 1958-1968, Milano 1968, pp. 177-179; M. Tatu, La lotta per il potere in URSS (1960-1966), ivi 1969, passim; V. Vidali, Diario del XX congresso, ivi 1974, pp. 148-63; R. e Z. Medvedev, Krusciov. Gli anni del potere, ivi, pp. 188-92.

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