Phelps, Michael

Enciclopedia dello Sport (2005)

Phelps, Michael

Gianfranco e Luigi Saini

Stati Uniti • Baltimora (Maryland), 30 giugno 1985 • Specialità: 100 m, 200 m farfalla; 200 m, 400 m misti

Detto Baltimore Express (alto 1,93 m per 88 kg di peso), Phelps è passato professionista dopo aver interrotto gli studi, a sedici anni, ed è stato nel 2000 il più giovane fra i componenti della squadra olimpica statunitense. Nello stesso anno si era già classificato al terzo posto nei Campionati primaverili nei 200 m delfino e al decimo nei 400 m misti. Accreditato di 2′04,68″ al termine del 1999, alle Olimpiadi di Sydney fu autore di un progresso prodigioso ottenendo 1′56,50″ e classificandosi al quinto posto nella finale. Nel 2001 conquistò il suo primo titolo nazionale ad Austin, durante i Campionati primaverili, vincendo i 200 m farfalla e battendo il record del mondo. In occasione dei Mondiali del 2001 ha dato prova anche della sua consistenza agonistica: nei 200 m farfalla ha realizzato infatti un mondiale di notevole spessore tecnico (1′54,58″), il secondo della sua carriera, rispondendo senza alcun timore reverenziale ai poderosi assalti portatigli in semifinale dal connazionale olimpionico Tom Malchow. Alla fine del 2001 nei 400 m misti ha occupato il quarto posto nel ranking mondiale della stagione, guidato dal campione del mondo Alessio Boggiatto. Nell'agosto del 2002 ha dimostrato che l'obiettivo del record mondiale della distanza era tutt'altro che fuori dalla sua portata e durante i Campionati estivi è divenuto primatista con il tempo di 4′11,90″. Nell'aprile del 2003 ha abbassato ulteriormente tale limite durante un incontro tra Stati Uniti e Australia (che ha preso il suggestivo nome di 'duello in piscina'), nuotando la distanza in 4′10,73″.

Qualche mese più tardi è stato lo straordinario protagonista dei Mondiali di Barcellona. Con 3 titoli mondiali al suo attivo, 6 primati del mondo individuali e un secondo posto siglato con una seconda prestazione mondiale, ha realizzato una serie di imprese senza riscontri nella storia del nuoto, soprattutto per quanto riguarda la quantità di primati migliorati in una stessa manifestazione. Grande protagonista nei farfalla e nei misti, prima e durante la rassegna spagnola ha dato prova di superbe qualità tecniche anche nel dorso e nello stile libero.

A Barcellona si è presentato con un record mondiale conseguito abbastanza facilmente nella semifinale dei 200 m farfalla (1′53,93″), grazie a una distribuzione dello sforzo praticamente perfetta. Secondo e terzo primato del mondo sono arrivati rispettivamente in batterie e semifinali nei 200 m misti, il quarto è venuto dalla semifinale nei 100 m farfalla. Stimolato dal record realizzato nella prima delle due semifinali nei 100 m farfalla da Andrij Serdinov, che aveva migliorato con 51,76″ il precedente mondiale di Michael Klim (51,81″), il fuoriclasse statunitense ha vinto la seconda semifinale in 51,47″. La finale nei 200 m misti ha consentito a Phelps di realizzare il suo quinto primato del mondo, nuotando le prime tre frazioni più velocemente di quanto fatto nei turni eliminatori, per chiudere poi a stile libero alla stessa velocità dei precedenti turni. Il tempo finale portava il primato a 1′56,04″, un tempo che non aveva termini di paragone con nessuno degli altri record del mondo, in termini di distacco sul secondo e sul terzo miglior specialista del mondo della distanza.

La galoppata vittoriosa di Phelps si è interrotta nella finale dei 100 m farfalla, dove è riuscito a migliorarsi fino a 51,10″, seconda prestazione mondiale di ogni epoca, un tempo formidabile ma per una volta non sufficiente a dargli la vittoria: battuto in questa gara da Ian Crocker, non ha potuto realizzare la doppietta nei 100 e 200 m farfalla, finora mai ottenuta da alcun nuotatore durante un campionato del mondo (Mark Spitz, con un doppio primato mondiale, e Denis Pankratov vi sono però riusciti in sede olimpica).

La doppietta nei 200 e 400 m misti realizzata da Phelps mancava in sede mondiale dal 1991 e in quella olimpica è stata realizzata l'ultima volta nel 1992. Entrambe le volte ne è stato autore il grande specialista ungherese Tamás Darnyi.

Anche ai Giochi del 2004 Phelps è stato certamente lo statunitense numero uno, vincendo a livello individuale 4 medaglie d'oro e una di bronzo: nessuno, neppure Spitz (4 medaglie d'oro a Monaco nel 1972) ha mai realizzato un'impresa equivalente in una sola edizione delle Olimpiadi. Questo fatto statistico non certifica però che Phelps abbia tecnicamente compiuto un'impresa superiore a quella di Spitz a Monaco. Quest'ultimo infatti realizzò anche i 4 primati del mondo delle distanze vinte, oltre ai 3 ori di staffetta ottenuti con altrettanti primati nella stessa manifestazione. Phelps (che nel caso in cui avesse conquistato più delle 7 medaglie d'oro vinte da Spitz avrebbe ricevuto dai suoi sponsor la cifra di un milione di dollari) è tuttavia entrato nel novero dei cinque atleti che hanno vinto durante i giochi 4 medaglie d'oro individuali. Lo statunitense è il terzo di sempre in questo speciale rank dei fuoriclasse, preceduto oltre che da Spitz anche da Aleksandr Popov, che alle 4 medaglie d'oro vinte con le doppiette di Barcellona (1992) e Atlanta (1996) può aggiungere un argento vinto a Sydney. Sulla stessa linea di Phelps si colloca il grande dorsista tedesco Roland Matthes, anch'egli vincitore, in tre edizioni, di 4 medaglie d'oro e di una di bronzo. Phelps ha posto le basi per la propria impresa vincendo (e battendo il mondiale) nei 400 m misti, gara di apertura dei Giochi, nuotando nel tempo di 4′08,26″. Quello è stato anche l'unico primato mondiale maschile in gara individuale di tutta la manifestazione. Sono poi arrivati i due titoli olimpici individuali nei 200 m farfalla e nei 200 m misti: nella prima di questa gare si è imposto in 1′54,04″, suo secondo miglior tempo di sempre e anche seconda migliore prestazione di tutti i tempi nella storia di questa specialità. Nella seconda gara gli è bastato il tempo di 1′57,14″ per respingere l'emergente connazionale Ryan Lochte. Il quarto titolo era certamente il più difficile da conquistare. Nei 100 m farfalla Phelps doveva infatti superare l'opposizione di Ian Crocker, primatista del mondo e unico uomo a essere sceso per due volte sotto il muro dei 51 secondi sulla distanza. Phelps ha finito per prevalere con lo stretto margine di 4 centesimi di secondo, in 51,25″ contro i 51,29″ del rivale. Questa vittoria valeva doppio, perché gli apriva la strada del posto di titolare nella frazione a farfalla della staffetta mista (accreditata in ogni pronostico del titolo olimpico e del record del mondo, come poi si è puntualmente verificato), ma Phelps ha generosamente ceduto questo ruolo al rivale, l'unico che lo aveva fermato a Barcellona nel 2003, rinunciando di fatto alla personale conquista di un'ottava medaglia olimpica nella stessa edizione dei Giochi e a un'impresa che sarebbe stata unica nella storia. Di ragguardevole valore tecnico e agonistico è il bronzo ottenuto nei 200 m stile libero. Alla conclusione del 2004, non ancora ventenne, aveva già migliorato nella sua carriera 13 primati del mondo. Nelle classifiche di ogni epoca delle varie specialità è primo nei 200 e nei 400 m misti e nei 200 m farfalla; secondo nei 100 m farfalla e nei 200 m dorso; terzo nei 200 m stile libero; è fra i primi dieci nei 400 m stile libero e nei primi quindici nei 100 m stile libero.

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