Metisergide

Dizionario di Medicina (2010)

metisergide


Farmaco derivato dalla segale cornuta, utilizzato nella profilassi e nella terapia dell’emicrania, spec. quella su base vascolare. La m. è un antagonista dei recettori della serotonina 5HT2. L’indicazione è per un’emicrania con attacchi moderati o infrequenti, in quanto per questo farmaco c’è il rischio di effetti collaterali da abuso: sonnolenza, irritabilità, ischemie da vasospasmo e, dato che la m. ha infatti anche azione sulla muscolatura liscia extravascolare, disturbi gastro-intestinali (crampi, nausea, vomito, diarrea). Trattamenti prolungati possono provocare reazioni fibrotiche in vari distretti corporei: fibrosi retroperitoneale, pleuro-polmonare, alle valvole cardiache (raramente coronarica); tale patologia è reversibile con la sospensione del farmaco. Per tali motivi è opportuno un periodo di sospensione di circa 1 mese ogni 6 di terapia cronica.

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