Merinidi

Dizionario di Storia (2010)

Merinidi


Dinastia berbera tribale, appartenente alla confederazione Zanata, che fra il sec. 13° e la metà del 15° regnò sul Marocco, avendo come capitale Fez e dominandolo ancora, fino alla metà del sec. successivo, attraverso il ramo collaterale dei Wattasidi. Approfittando della decadenza dello Stato almohade, i M. ne occuparono le regioni più occidentali giungendo, nel 1269, a conquistare Marrakech. Eredi del titolo califfale almohade, i sovrani merinidi non ne eguagliarono però le ambizioni religiose e politiche e il loro regno ebbe portata soprattutto regionale, nonostante il sostegno dato ai Nasridi di Granada, che provocò frequenti conflitti con i re cristiani di Spagna, e i tentativi di ricostituire l’unità dei domini maghrebini, contendendo il territorio della Tunisia e dell’Algeria attuali agli Hafsidi e agli ‛Abdalwadidi. Alla fine del sec. 15°, travolti da lotte di successione interne e dalle rivolte tribali, i M. furono posti sotto tutela dai Wattasidi, loro consanguinei e per un tempo loro vizir. I M. lasciarono traccia soprattutto nelle opere artistiche ed architettoniche, come quelle che abbelliscono la cd. nuova Fez, da essi costruita accanto alla precedente città idriside (➔ Fez).

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