Pollini, Maurizio

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Pianista italiano (Milano 1942 - ivi 2024), figlio di Gino. È considerato fra i più grandi pianisti del dopoguerra, ed è ammirato, oltre che per il prodigioso virtuosismo, per la vastità del suo repertorio (che va dai classici del pianoforte a P. Boulez e L. Nono) e per l'originalità delle sue interpretazioni.

Vita e opere

Allievo di C. Lonati e C. Vidusso, si rivelò giovanissimo vincendo nel 1957 il 2º premio al concorso internazionale di Ginevra e nel 1959 il 1º al concorso Pozzoli. Vincitore assoluto del concorso Chopin di Varsavia nel 1960, ha intrapreso un'intensa carriera concertistica sia in Italia sia all'estero. Molto attivo anche in campo discografico, da solo e con le più grandi orchestre, fu invitato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1968. Considerato uno dei più significativi interpreti del Novecento, è stato presente in tutti i più importanti festival internazionali, in particolare in quello di Salisburgo, dove ha collaborato con direttori come H. von Karajan, K. Böhm, C. Abbado e Z. Mehta, e dove ha tenuto recitals caratterizzati da programmi d'intelligente organicità e ampiezza di repertorio, che va dai classici del pianoforte a P. Boulez e K. Stockhausen. Ha inoltre tenuto corsi di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena; e nel 1974, in occasione del centenario della nascita di A. Schönberg, ne ha eseguito in molti centri la completa opera pianistica. Nel 1982, dopo alcune prove nelle quali si era presentato come direttore d'orchestra e solista, ha debuttato nella direzione di un'opera lirica, a Pesaro, con La donna del lago di Rossini, che è stata anche registrata in disco. Le singolari qualità interpretative e la perfetta tecnica pianistica gli hanno consentito di affrontare con pari successo il repertorio romantico e quello contemporaneo (in special modo, L. Berio, L. Nono). Impegnato nel diffondere il valore etico ed educativo della musica, in anni recenti P. ha organizzato numerosi cicli detti Progetto Pollini, in cui il pianista ha riunito vari musicisti per una serie di concerti legati da strettissime relazioni culturali, con cui ha toccato importanti capitali mondiali: New York, Tokyo, Vienna, Parigi e Roma nel 2003. Nel 2008 ha aperto la stagione musicale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il nuovo progetto Pollini Prospettive, che è nato con l'intento di mettere in relazione personalità e repertori musicali diversi tra loro per evidenziarne assonanze e contrasti. Tra i numerosi premi assegnati a P. nel corso della sua carriera, si ricordano il Prix mondial du disque (1978) ottenuto per l'incisione delle ultime Sonate per pianoforte di Beethoven; il Grammy Award (2007) come migliore performance strumentale solistica ricevuto per l'esecuzione dei Notturni di F. Chopin; il Premium Imperiale della Japan Art Association per la musica (2010). Nel 2012, nell'ambito delle iniziative per il suo settantesimo compleanno, il pianista ha presentato una nuova registrazione in studio dedicata a Chopin, dal titolo Chopin: 24 préludes, nocturnes, mazurkas, scherzo, mentre è del 2017 il CD, anch'esso registrato in studio, Chopin. Late works.

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