Kagel, Mauricio

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Musicista argentino di origine tedesca (Buenos Aires 1931 - Colonia 2008). Compiuti gli studi con A. Ginastera, A. Schiuma e T. Fuchs, dal 1957 si stabilì definitivamente in Germania, dove collaborò alla realizzazione dello studio della musica elettronica di Colonia e dove, dal 1959, fu direttore del Rheinisches Kammerorchester. Dal 1974 al 1997 insegnò alla Staatliche Hochschule für Musik di Colonia. Esponente tra i più noti della nuova musica, nelle sue composizioni ha fatto spesso uso di componenti gestuali dei quali talvolta la musica diventa solo un supporto, come in Transición II (1958-59), oppure approda a un teatro, come con Sur scène (1959-60), nel quale il fatto musicale tende non di rado a scomparire. Tra i suoi lavori: Transición I (1958-60), Heterophonie (1961), Sonant (1961), Antithese (1963), Match (1964), Staats-Theater (1967-70), Programm (1971-72), An Tasten (1977), Die Erschöpfung der Welt (1980), Finale für Kammerensamble (1981), Fürst Igor, Strawinsky (1982), Sankt-Bach-Passione (1985), Verstümmelte Verräte (1992), Konzertstück (1992), Orchestrion-Straat (1996), Entführung im Konzertsaal (2000), Burleske (1999-2000), Das Konzert (2002), Andere Gesänge (2002); Vorzeitiger Schluβverkauf (2005); Fremde Töne und Widerhall (2005); L’invention d’Adolphe Sax (2006); Divertimento? (2006); Quasi niente (2007). Gli esiti della sua produzione degli ultimi due decenni sono confluiti nell'album di R. de Leeuw All things change (2008).

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