Mattìa I Corvino (ungh. Mátyás Hunyadi) re d'Ungheria. - Figlio (Kolozsvár 1440 circa - Vienna1490) di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458), mentre era ancora prigioniero a Praga di re Giorgio di Poděbrady. Tornato in Ungheria, dovette lottare a lungo per affermare il suo potere sovrano contro l'aristocrazia che si appoggiava all'imperatore Federico III e contro gli Ussiti, annidatisi nell'alta Ungheria. Eliminate le preoccupazioni interne, diresse i suoi sforzi a respingere i Turchi dalle province meridionali del regno: dopo averli sconfitti, penetrò in Bosnia e prese la fortezza di Jaice (dic. 1463); successivamente (1464), con l'appoggio di Pio II, progettò una grande crociata contro Maometto II. Con la promessa di successione al trono imperiale, fattagli da Federico III e da papa Paolo II, M. fu coinvolto nella guerra (1468) contro gli Ussiti e contro Giorgio di Poděbrady. Entrato in Moravia, fu eletto (3 maggio 1469) dai cattolici boemi re di Boemia, trovandosi di lì a poco a dover/">dover combattere anche contro i Polacchi, dopo che G. di Poděbrady ebbe designato a succedergli Ladislao, figlio di Casimiro IV di Polonia. Austria, Boemia, Polonia e Valacchia erano coalizzate contro l'Ungheria; M., immobilizzando le superiori forze nemiche intorno a Breslavia, salvò il suo regno dall'invasione nemica e con la pace di Olomouc (1478) riuscì a mantenere i territorî boemi occupati. Aspirando alla corona imperiale, M. si volse allora contro gli Asburgo e in quattro campagne fra il 1477 e il 1485 giunse a impadronirsi dell'Austria inferiore e della Stiria, entrando persino a Vienna. Ma questo suo accresciuto potere destò l'apprensione degli elettori, che elessero imperatore il figlio di Federico III, Massimiliano (1486). M., sempre col proposito di condurre una grande campagna contro i Turchi, si accostò allora agli Asburgo, ma la morte (1490) mise fine ai suoi disegni. Per le sue alte capacità di soldato, governante, legislatore, M., colto e mecenate, fu una delle figure più interessanti del Rinascimento. Attirò a Buda umanisti e artisti, fondò la grande Biblioteca Corvina, ove raccolse numerosissimi, lussuosi codici, parte di mano di copisti italiani, parte prodotti in un centro scrittorio annesso alla biblioteca; sotto il suo regno fu fondata a Buda la prima tipografia. Intensi furono i suoi rapporti con l'Italia, anche grazie alle nozze con Beatrice, figlia di Ferdinando d'Aragona re di Napoli.
Re d’Ungheria (Kolozsvar 1440 ca.-Vienna 1490). Figlio di Giovanni Hunyadi, alla morte di Ladislao V fu eletto al trono (1458). Lottò contro l’aristocrazia e gli ussiti e respinse i turchi dalle province meridionali del regno. Aspirando alla corona imperiale, si volse contro gli Asburgo e giunse fino ...
Condottiero (Kolozsvár, Transilvania, 1440 c. - Vienna 1490), legislatore, mecenate della letteratura e di tutte le arti, dotato di grandi capacità mentali e di senso artistico squisito.
Suo padre Giovanni Hunyadi, il " cavaliere Bianco ", governatore di Ungheria, l'introdusse da giovane nella vita ...
Nacque, probabilmente nel 1440, a Kolozsvár (Cluj). Suo padre fu Giovanni Hunyadi. Dopo la morte improvvisa di questo (1456) le mal represse lotte di partito divamparono a un tratto. Il conte austriaco Ulrico di Cilli, zio e tutore del re Ladislao V, il Postumo, e nemico acerrimo della casa Hunyadi, ...
corvino agg. [dal lat. corvinus]. – Che ha il colore delle penne del corvo, cioè nero con riflessi blu o violacei: chiome corvino; morello corvino, pelo equino di color nero lucido. In agricoltura, uva corvino, vitigno detto anche semplicemente corvina...
mattìa s. f. [der. di matto1], non com. – Mattezza, sia nel suo sign. astratto: Loda l’ingegno, loda la mattia (Giusti); sia in quello concreto: dire, fare mattie.