Pöppelmann, Matthaeus Daniel

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Architetto (Herford, Vestfalia, 1662 - Dresda 1736); fu a Vienna, a Roma e in Francia, e risentì l'influsso di J. L. von Hildebrandt, di C. Fontana e dell'architettura francese; dal 1686 lavorò per la corte di Sassonia. La sua arte ha impresso a Dresda l'aspetto barocco che le è caratteristico. Suo capolavoro è lo Zwinger (1708-22), insieme di architetture rappresentative, erette per Augusto il Forte, riunite intorno a una grande corte: restaurato, dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale, esso rimane, anche per le ricche decorazioni eseguite da B. Permoser, uno dei complessi più originali del barocco tedesco alla vigilia del rococò. Altre opere di P. sono la trasformazione (1715-32) del palazzo giapponese eretto (1715) a Dresda, l'edificio centrale del palazzo Taschenberg (1707-11), e (1716) il progetto definitivo del palazzo della Residenza, il castello di Pillnitz (Bergpalais, 1720-23), il ponte Augusto a Dresda (1727), numerose case nella città (molte distrutte nella seconda guerra mondiale), molte chiese, di raffinata eleganza (Bergkirche di Pillnitz, 1723-27).

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