Martino di Dacia

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Grammatico (metà del sec. 13º). Cancelliere del re Enrico VI Menved in Danimarca, fu poi maestro di teologia e canonico a Parigi. La sua opera più nota è il Tractatus de modis significandi (1250 circa), che tratta delle parti del discorso e della sintassi secondo un'impostazione che ebbe poi largo seguito, quella della "grammatica speculativa". M. si ricollega nella sua trattazione alle opere logiche dell'inizio del sec. 13º e al commento a Prisciano di Pietro Elia. Commentò anche le opere logiche di Aristotele e il Liber sex principiorum.

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