MARTINIC

Enciclopedia Italiana (1934)

MARTINIC

Bedrich Jen¿ovský

Antica famiglia nobile boema, imparentata con la famiglia dei Kounic e così chiamata dal villaggio di Martinice. Gli antenati della famiglia sono ricordati già nel sec. XIV. Marquardo (circa 1415) comprò la proprietà di Smečno, che è tuttora la sede principale della famiglia; il figlio di lui Bořita fu maresciallo di corte del re Ladislao Postumo e del re Giorgio di Poděbrady, e da lui i membri della famiglia vennero poi chiamati i Bořita di Martinice. I suoi nipoti, Wolf e Giorgio, fondarono due linee, di Okoř e di Smečno, la prima delle quali si estinse però già nel 1590. Il più noto membro della famiglia fu il nipote di Giorgio, Jaroslav Bořita (1582-1649), burgravio di Karlštejn e uno dei luogotenenti dell'imperatore in Boemia. Cattolico zelante, durante la rivolta boema fu insieme con Guglielmo Slavata, il 23 maggio 1618, buttato giù dalla finestra della cancelleria boema al castello di Praga; non riportò però nessuna ferita e se n'andò in esilio. Dopo la vittoria dell'imperatore Ferdinando II alla Montagna Bianca tornò in Boemia e divenne supremo burgravio del regno. Nel 1621 fu innalzato a conte dell'impero, nel 1633 fu nominato conte palatino, e con le confische fatte in Boemia durante la guerra dei Trent'anni aumentò fortemente i beni di famiglia. I discendenti del terzo figlio di Jaroslav, Massimiliano Valentino, si scomposero in due linee, cioè di Smečno e di Ahnikov. Della linea di Smečno Giorgio Adamo (morto nel 1714) si distinse nei servizî diplomatici dell'imperatore: per lungo tempo soggiornò nelle diverse corti italiane e presso la curia romana, e nel 1707 fu inviato come viceré a Napoli. Le due linee, nella discendenza maschile, si estinsero presto: quella di Smečno nel 1773, quella di Ahnikov nel 1789.

Ma Maria Anna, figlia ed erede di Francesco Carlo, ultimo della linea di Ahnikov, sposò nel 1791 il conte austriaco Carlo Giuseppe Clam, il quale in seguito ottenne dall'imperatore il privilegio di chiamarsi Clam-Martinic e di succedere ai M. nei dominî Smečno e Slané. I suoi nipoti Enrico Jaroslav (1826-1887) e R1ccardo (1832-1891) presero attiva parte ai lavori della dieta di Boemia, e come capi, insieme con Giorgio di Lobkovic (v.), della storica nobiltà boema, si distinsero pure nelle lotte politiche per il diritto statale boemo sotto l'Austria. Il figlio di Riccardo, Enrico Clam-Martinic, che fu presidente del consiglio dei ministri dell'Austria-Ungheria durante la guerra mondiale, morì il 7 marzo 1932.

Bibl.: V. Beneš-Šumavský, Clam-Matàinic, in Ottův Slovník Naučný (L'Enciclopedia di Otto), V, Praga 1892, p. 426 segg.; A. Sedláček, z Martinic, ibid., XVI, Praga 1900, p. 919 segg.; A. Sedlácek, Hrady, zámky a tvrze král. česhého (I castelli e le fortezze del regno di Boemia), VIII, Praga 1891; B. Dudík, Descriptio annorum vitae et negotiorum illustrissimi domini Georgii comitis de M., in Sitzungsberichte der Wiener Akademie, CIX.

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