Marrakech

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Città del Marocco (928.850 ab. nel 2014), capoluogo della regione Marrakech-Tensift-Haouza a 60 km dal piede settentrionale dell’Alto Atlante. Sebbene il suo clima sia continentale con scarse precipitazioni, è circondata da un esteso palmeto, irriguo; la temperatura può scendere sotto gli 0 °C in inverno e salire oltre i 45 °C in estate. La sua importanza deriva dall’essere punto di irradiazione delle piste che dal Marocco meridionale conducono, attraverso i passi dell’Atlante, verso il Sahara; è inoltre stazione terminale, a S, della ferrovia che attraversa l’Algeria e la Tunisia ed è collegata ai porti di Safi e Casablanca.

La città indigena ha la forma di un vasto quadrilatero; le vie sono strette e tortuose, le case di terra battuta. Ha una cinta di mura in calcestruzzo elevata nel 12° sec.; al margine meridionale si stende il grande parco dell’Aguedal. Industrie alimentari; artigianato del cuoio e dei tappeti. È, con Fès e Rabat, una delle 3 città imperiali.

Costruita nel 1062 dall’emiro almoravide Yūsuf ibn Tāshufīn, che ne fece la sua capitale. Sotto gli Almohadi, M. mantenne la funzione di capitale e fu arricchita di splendidi monumenti. Trasportata la sede del governo a Fès dai Merinidi, nel 16° sec. gli sceriffi Sadiani la eressero nuovamente a residenza imperiale; e i sovrani della dinastia sceriffana dei Filālī, pur destinando Fès e Meknès a sedi ufficiali del governo, la scelsero talvolta a propria dimora. Fu occupata dai Francesi il 6 settembre 1912.

Ai sovrani della dinastia Almohade si devono monumenti fondamentali (➔ islam), tra i quali la moschea al-Kutubiyya, o Moschea dei Librai (1195), con transetto e cinque cupole, parzialmente distrutta dal violento sisma del 2023; Scarsi i resti del dominio dei Merinidi (13°-15° sec.). Ad Aḥmad al-Manṣūr, tra i sovrani Sadiani, si deve il Badì‛ (spogliato della sua magnificenza nel 1707); si conservano le eleganti tombe sadiane. La Madrasa ben Yūsuf (1564), le moschee di Bāb Dukkāla e di Mwāsīn si ispirano alla grande tradizione almohade. L’influenza francese ha aggiunto forme e parti di città moderne alla conformazione tradizionale di M. (villa e giardino di J. Majorelle, 1919 ecc.). Come meta del turismo europeo invernale, ha visto sorgere varie residenze in stile neotradizionale.

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