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Dizionario di Medicina (2010)

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Molecola la cui comparsa o le cui variazioni segnalano la presenza di fenomeni di varia natura, anche patologici. Per es., l’aumento della creatinfosfochinasi plasmatica è un m. dell’infarto; la malondialdeide, prodotta dalla perossidazione dei lipidi, è un m. di danno ossidativo dei tessuti, ecc. M. tumorale: sostanza misurabile nel siero la cui identificazione in concentrazioni anormali può essere predittiva di crescita neoplastica o, più in generale, complesso di molecole che si possono correlare con la comparsa o con l’estensione di un tumore. Varie sostanze sono impiegate come m. (enzimi, antigeni, ormoni): per es., l’antigene prostatico specifico (PSA, Prostatic Specific Antigen) è un m. correlato con la presenza di un carcinoma prostatico, mentre l’antigene carcinoembriogenetico (CEA, CarcinoEmbryonic Antigen) è utile per verificare il rischio di sviluppare tumori gastrointestinali e altri correlati.