MARGHERITA d'Asburgo, duchessa di Savoia

Enciclopedia Italiana (1934)

MARGHERITA d'Asburgo, duchessa di Savoia (comunemente nota come Margherita d'Austria)

François L. Ganshof.

Figlia di Massimiliano d'Austria e di Maria di Borgogna, nacque a Bruxelles il 10 gennaio 1480. Una delle clausole del trattato di Arras (1482) fra le città delle Fiandre e Massimiliano imponeva a questo il matrimonio di M. col delfino, il futuro Carlo VIII. M. fu quindi affidata alla corte di Francia. Ma nel 1491 Carlo sposò Anna, duchessa di Bretagna; e nel 1492 M. fu resa al padre. Alcuni anni più tardi questi faceva concludere ai due suoi figli i famosi matrimonî spagnoli, le cui conseguenze si fecero sentire per oltre due secoli: Filippo il Bello sposava Giovanna, figlia di Ferdinando e d'Isabella, e il figlio di costoro don Giovanni nel 1497 sposava M. Ma dopo pochi mesi Giovanni morì: M. lasciò la Spagna e Massimiliano, bramando assicurarsi l'appoggio dei Savoia per le sue imprese italiane, nel 1501 dava sua figlia al duca di Savoia Filiberto II il Bello. Ma Filiberto morì il 10 settembre 1504 e M. si ritirò a Bourg-en-Bresse, dove divise il suo tempo tra le contese col duca di Savoia Carlo III a proposito della sua dote e il disegno di stabilire a Brou un convento di agostiniani.

Ma, morto Filippo il Bello nel 1506, Massimiliano che era stato investito dagli Stati generali dei Paesi Bassi della reggenza in nome del nipote minorenne, il futuro Carlo V, delegò i proprî poteri alla figlia, la quale venne nel 1507 a stabilirsi a Malines e tenne il governo fino al 1515. Nel 1508, col trattato di Cambrai essa pose fine alla guerra con la Francia. L'emancipazione di Carlo V, avvenuta appunto nel 1515, le tolse il potere e questo fu poi esercitato di fatto da Guglielmo di Croy, signore di Chièvres. Mentre M., che si preoccupava anzitutto degl'interessi della casa di Borgogna, si era mostrata ostile alla Francia, Guglielmo, desideroso di assicurare ai Paesi Bassi una pace duratura, spinse il giovane Carlo a riavvicinarsi ad essa. Sennonché nel 1516, in seguito alla morte di Ferdinando d'Aragona, Carlo saliva sul trono di Spagna, e venne indotto a seguire una politica dinastica, alla quale lo Chièvres finì con l'associarsi: ciò lo riavvicinò a M., che nel 1518 riebbe il governo dei Paesi Bassi. L'elezione di suo nipote a imperatore, nel 1519, fu in larga misura opera sua e dello Chièvres.

Dal 1520 al 1522 Carlo governò direttamente i Paesi Bassi; quando li lasciò, M. ne riprese il governo per la terza volta, con poteri di viceré. Benché si adoperasse con tutte le forze a servire gli interessi imperiali, conservò un atteggiamento indipendente: durante la seconda guerra (1528-29) con Francesco I, allora alleato a Enrico VIII d'Inghilterra, concluse con quest'ultimo una tregua speciale che doveva proteggere il commercio dei Paesi Bassi. Negoziò nel 1529 in nome del nipote con Luisa di Savoia, madre di Francesco I, la pace di Cambrai, in seguito alla quale la Fiandra e l'Artois furono tolti alla sovranità francese e Cambrai e Tournai furono riuniti ai Paesi Bassi. Morì il 1° dicembre 1530.

Colta, amante e protettrice delle arti, mise insieme ricche collezioni artistiche e numerosi manoscritti.

Bibl.: Bruchet, M. d'Autriche, duchesse de Savoie, Lilla 1927; Bruchet e Lancien, L'itin de M. d'Autriche, Lilla 1934; De Boom, La librairie de M. d'Autriche, in Revue de l'Univ. de Bruxelles, 1926; id., Les coll. art. de M. d'A., ibid., 1930-31; Kooperberg, M. van Oostenrijk, in Niew. Nederl. Biogr., Woordenboek, VIII, 1930; H. Pirenne, Hist. de Belgique, III.