GIAPPONE, Mare del

Enciclopedia Italiana (1933)

GIAPPONE, Mare del (A.T., 101-102)

Giovanni Platania

Il Mare del Giappone, racchiuso fra il continente asiatico e il cordone delle Isole Giapponesi, comunica a nord col Mare di Ochotsk per il Canale di Tartaria e per lo Stretto di La Pérouse (Sōya kaikyō), con l'aperto Oceano Pacifico per lo Stretto di Tsugaru, col mare interno giapponese per lo Stretto di Shimonoseki e col Mare Cinese Orientale per gli stretti di Tsushima e di Corea. La piattaforma continentale è limitata e l'avallamento circondato da questa è perciò molto esteso. Krümmel calcola l'area del Mar del Giappone di 1.043.820 kmq., la sua profondità media di 1530 m.; la profondità massima finora misurata, 3277 m., si trova al largo della Baia di Broughton (Corea).

Un ramo della corrente detta Kuroshio penetra in questo mare attraverso gli stretti di Tsushima e di Corea, con velocità variabili da 5 a 40 miglia marine al giorno, e muove verso N. lungo le coste occidentali delle isole del Giappone, sotto il nome di Corrente di Tsushima. Una parte di questa attraversa lo Stretto di Tsugaru e una parte corre lungo la costa occidentale di Yezo (Hokkaidō), passando anche per lo Stretto di La Pérouse; un ramo entra nel Canale di Tartaria dove si unisce alla corrente fredda dell'Amur. Questa corre verso S., lungo le coste orientali della Corea. Durante l'inverno il suddetto sistema di correnti è meno regolare, particolarmente il ramo discendente. Le acque della Corrente di Tsushima hanno temperatura e salsedine più elevata di quelle della corrente nel lato occidentale. D'inverno si congela il mare nella parte interna del Canale di Tartaria; lo Stretto di La Pérouse rimane libero per la temperatura elevata della corrente che lo attraversa: ma vi si incontrano ghiacci galleggianti.

L'onda di marea si propaga nel Mar del Giappone principalmente attraverso gli stretti di Corea e di Tsushima: le maree, che quivi raggiungono fino a 3 m. di ampiezza, diminuiscono, poi, sulle coste della parte occidentale, fino a m. 0,30. Verso N., nella parte interna del Canale di Tartaria, crescono fino a 2 m. Le ore dell'alta marea si susseguono in modo che nella parte SO. di questo mare risulta un'anfidromia sinistrorsa. A partire dallo Stretto di Corea l'ineguaglianza diurna cresce al punto che sulle coste occidentali di Hondo (Honshū) e di Yezo e nel Canale di Tartaria le maree sono del tipo diurno.

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