DIDIO GIULIANO, Marco

Enciclopedia Italiana (1931)

DIDIO GIULIANO, Marco (Imp. Caes. M. Didius Severus Iulianus Aug.)


Imperatore romano, nato nel 133 d. C. di ragguardevole famiglia oriunda della Gallia Cisalpina (incerta è la parentela col giureconsulto Salvio Giuliano). Console verso il 175, fu governatore della Dalmazia, della Germania inferiore, della Bitinia e Ponto, e proconsole d'Africa. Fu elevato alla dignità imperiale all'assassinio di Pertinace, in seguito all'offerta d'una cospicua somma di denaro ai turbolenti pretoriani (193). Non appena salito al potere, si trovò a lottare contro le insurrezioni di Pescennio Negro, proclamato imperatore dalle legioni di Gallia, e di Settimio Severo, a capo di quelle pannoniche e di Germania; quest'ultimo, che ben sapeva quanto D. G. fosse immediatamente divenuto impopolare in Roma, col suo appoggiarsi ai pretoriani e col far quasi temere un ritorno ai tempi dell'odiato Commodo, non tardò a comparire dinnanzi alla città quale vendicatore di Pertinace. D. G., che aveva tenuto una condotta paurosa e incerta, e aveva invano tentato combinazioni e spartizioni di potere col rivale, fu abbandonato da tutti e messo a morte dopo soli 66 giorni di regno (1° giugno 193).

Bibl.: Wotawa, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 412-24; Schiller, Geschichte der römischen Kaiserzeit, I, Gotha 1883, pp. 670-72.

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