Malpighi, Marcello

Dizionario di Medicina (2010)

Malpighi, Marcello


Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Centrale nella sua attività scientifica è l’utilizzazione del microscopio, grazie al quale descrisse nuove strutture anatomiche; è considerato uno dei fondatori dell’anatomia comparata.

Vita e opere

Lettore di medicina teorica (1659) e pratica (1660) a Bologna, si trasferì poi a Messina (1662-66), dove ebbe la cattedra di medicina. Dal 1666 fu ancora a Bologna, finché, nel 1691, nominato archiatra di Innocenzo XII, si trasferì a Roma. Attraverso l’uso sistematico del microscopio  dimostrò per primo che i polmoni sono un agglomerato di alveoli circondati da una rete capillare. Queste osservazioni permisero di chiarire, grazie alla scoperta delle connessioni capillari tra vene e arterie, i meccanismi della  circolazione del sangue (De pulmonibus, 1661). Scoprì i recettori sensoriali linguali (De lingua, 1665) e cutanei (De externo tactus organo, 1665), e affermò (De cerebro, 1665) che la sostanza del sistema nervoso centrale era composta dalle stesse fibre che formavano i nervi, riuscendo a immaginare l’intera via nervosa dalla corteccia del cervello alle terminazioni periferiche dei nervi. Descrisse (De renibus, 1666) le estremità ampollari dei tubuli renali (i cd. corpuscoli di M.). Convinto assertore della necessità di studiare gli animali semplici per comprendere quelli più complessi, gettò le basi dei futuri rapporti fra embriogenesi e filogenesi, mentre l’embriologia diventava un prezioso aiuto per lo studio della morfologia dell’adulto. M. studiò anche materiali patologici ottenuti durante le autopsie, intuendo l’importanza dell’anatomia microscopica per stabilire i rapporti fra le manifestazioni cliniche e la sede e la natura delle lesioni.

Strutture anatomiche scoperte da Malpighi

I corpuscoli lineali (o splenici) di M. sono corpiccioli biancastri costituiti da cellule linfatiche e visibili a occhio nudo nell’interno della milza, di cui costituiscono la cosiddetta polpa bianca. I glomeruli di M. sono  corpuscoli caratteristici dei reni dei Vertebrati; si tratta didi capillari sanguigni che vengono a capillarizzarsi in corrispondenza dei nefrotomi la cui parete splancnica si introflette a formare la capsula di Bowman. Questa, insieme con il glomerulo, costituisce il corpuscolo renale di M., caratteristico del mesonefro e del metanefro. I glomeruli di M. costituiscono un sistema filtrante per cui l’acqua contenuta nel sangue, con i prodotti di escrezione (urea, acido urico, ecc.), viene eliminata attraverso i tubuli. Le piramidi di M. sono  masse di forma conica che in numero per lo più di otto caratterizzano la sostanza midollare del rene. Lo strato di M. o malpighiano rappresenta lo strato più profondo dell’epidermide, ricco di elementi a forma poligonale caratterizzati  dalla presenza di sottili prolungamenti cellulari (detto anche corpo mucoso).

Biografia

1628 Nasce a Crevalcore

1654 Consegue la laurea in medicina e filosofia a Bologna

1656 Insegna all’univ. di Pisa e diviene membro dell’Accademia del Cimento

1662 Ottiene la cattedra di medicina all’univ. di Messina

1666 Insegna medicina pratica a Bologna

1669 Inizia la pubblicazione delle sue opere con La Royal Society di Londra

1691 Si traferisce a Roma, nominato archiatra del papa

1694 Muore a Roma per un ictus

M. Malpighi
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