Malines

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(fiamm. Mechelen) Città del Belgio settentrionale (80.000 ab. nel 2008), nella provincia di Anversa, sul fiume Dyle, 20 km a NE di Bruxelles. Già famosa per l’industria dei merletti e nastri, è ora sede di impianti tessili, meccanici, elettrotecnici, chimici e alimentari. Nodo stradale e ferroviario.

Nata come centro commerciale (11° sec.), nel 12° sec. si estese al di là del fiume Asse, dove sorgeva dall’8° sec. l’abbazia dei vescovi di Liegi, che governavano anche la città; nel 1220 gli advocati vescovili ne assunsero il governo diretto con Gualtiero V Berthold, i cui successori mantennero il titolo di signori di Malines. Nel 14° sec. fu oggetto dei contrasti tra i duchi di Brabante e i conti di Fiandra; si alleò con i primi (1315) e, nel 1357, entrò nell’orbita della Fiandra con cui, nel 1369, passò al ducato di Borgogna. La rivolta contro la dominazione spagnola vi produsse gravi conseguenze: venne più volte presa e saccheggiata, finché nel 1585 Alessandro Farnese non la ricondusse all’obbedienza del re di Spagna. Napoleone I ne fece abbattere le fortificazioni (1804) e M. rimase città aperta. Fu bombardata durante la Prima guerra mondiale.

La storica importanza di M. è testimoniata dai suoi monumenti: la cattedrale di St. Rombaut (1217-1440), con il campanile (1452-1513) incompiuto, famoso per il suo carillon, custodisce opere d’arte notevoli (van Dyck), come le chiese (15° sec.) di Notre-Dame-au-delà-de-la-Dyle e di S. Giovanni (Rubens). Importanti il complesso monumentale, sede del palazzo municipale, sviluppato in varie epoche sull’antico mercato dei tessuti (1311); il vecchio municipio (14° sec.); la casa degli Scabini (1374), e altre case medievali e rinascimentali. Il palazzo della corte di Margherita d’Austria, poi palazzo di Giustizia, fu iniziato in forme gotiche nel 1507 e continuato nelle forme del Rinascimento italiano.

Codice sociale di M. Insieme di direttive per la soluzione dei problemi sociali alla luce della morale cattolica, riflesso del movimento di pensiero suscitato dalle encicliche sociali di Leone XIII. Fu elaborato nel 1924-26 e pubblicato nel 1927 dall’Unione internazionale di studi sociali, fondata a M. nel 1920 e diretta da D. Mercier e poi da J.E. van Roey.

Conversazioni di M. Serie di 5 incontri tra esponenti anglicani e cattolici, tenutisi a M. tra il 1921 e il 1926, per studiare le possibilità di un’unione della Chiesa anglicana con la Chiesa cattolica. Promosse per iniziativa di lord C. Halifax, che ebbe subito l’appoggio del cardinale D. Mercier, si conclusero con una dichiarazione comune in cui i convenuti riconoscevano l’unicità della Chiesa di Cristo e l’obbligo per tutti i cristiani di lavorare all’unione delle Chiese.

Lega di M. Conclusa nel 1513 tra l’imperatore Massimiliano ed Enrico VIII re d’Inghilterra, come risposta alla Lega franco-veneziana di Blois e per escludere la Francia da ogni ingerenza nei Paesi Bassi e in Italia. Vi aderirono il re di Spagna Ferdinando il Cattolico e papa Leone X. La lega si sciolse nel 1514.

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