Magnetoottica

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

magnetoottica


magnetoòttica [Comp. di magneto- e ottica] [OTT] Parte dell'ottica fisica che studia l'influenza di campi magnetici sull'emissione e sulla propagazione di radiazione elettromagnetica, in partic. luminosa: v. magnetoottica. I principali tra questi fenomeni, detti effetti magnetoottici e nell'interpretazione dei quali la meccanica quantistica ha conseguito alcuni dei suoi più brillanti successi, sono, in ordine cronologico: (a) l'effetto Faraday (1845), rotazione del piano di polarizzazione di una radiazione a opera di un campo magnetico nel quale la radiazione si propaghi: v. magnetoottica: III 570 e; (b) l'effetto magnetoottico Kerr (1878), polarizzazione della luce riflessa dalla superficie di un corpo magnetizzato: v. magnetoottica: III 571 e; (c) l'effetto Zeeman (1896), separazione di righe spettroscopiche degeneri a opera di un campo magnetico: v. magnetoottica: III 569 e; (d) l'effetto Macaluso-Corbino (1898), intenso effetto Faraday in vicinanza di righe di assorbimento di alcuni vapori: v. magnetoottica: III 571 c; (e) l'effetto Voigt (1902), birifrangenza osservabile in direzione perpendicolare al campo magnetico: v. magnetoottica: III 571 c; (f) l'effetto Majorana (1902), birifrangenza di una soluzione colloidale in un campo magnetico trasversale: v. magnetoottica: III 571 e; (g) l'effetto Cotton-Mouton (1907), birifrangenza di un liquido in un campo magnetico trasversale: v. magnetoottica: III 571 d. Esistono inoltre altri effetti magnetoottici in solidi elettroconduttori, di scoperta più recente: v. magnetoottica: III 572 a.

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