Magnetizzazione

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

magnetizzazione


magnetizzazióne [Der. di magnete] [EMG] (a) Atto ed effetto del magnetizzare, cioè del sottoporre un corpo all'azione di un campo magnetico; (b) il procedimento di fabbricazione di un magnete, nel quale larga parte ha l'azione anzidetta (→ magnete: M. permanente); (c) grandezza vettoriale (propr., intensità di m.), usualmente indicata con M, che descrive macroscopicamente lo stato magnetico di un corpo magnetizzato; quest'ultimo è caratterizzato dall'aver acquistato un momento magnetico (dipolare) d'assieme e il vettore m., che in genere non è uniforme nel corpo, è definito come il limite a cui tende il rapporto tra il momento magnetico di una porzione del corpo e il volume di questa quando si faccia tendere a zero la misura di tale volume, cioè si faccia tendere a un punto determinato la detta porzione (v. magnetostatica nella materia: III 582 f); unità SI della m. è l'ampere a metro (A/m). ◆ [EMG] [TRM] M. di saturazione: il massimo dell'intensità della m. raggiungibile in un materiale ferro- o ferrimagnetico, data dal tratto della curva di m. (v. oltre), per campi intensi, che risulta parallela all'asse del-l'intensità del campo: v. ferromagnetismo: II 560 e. ◆ [STF] [EMG] M. indotta: quella di materiali sottoposti a un campo magnetico: v. magnetismo: III 526 c. ◆ [GFS] M. residua: nel magnetismo delle rocce, la m. presentata da un campione di roccia o di minerale una volta che sia stata rimossa la m. dovuta al campo geomagnetico attuale, da imputare quindi alla m. acquisita nel passato in uno o più dei processi possibili (m. chimica, per modificazioni chimiche; m. detritica, durante la sedimentazione; m. isoterma, la normale m. residua da isteresi in intense m. accidentali, tipic., per fulmini; m. termica o termoresidua, all'atto del consolidamento di rocce effusive, che è la più importante): v. paleomagnetismo: IV 441 e. ◆ [FSD] M. spontanea: particolare stato di equilibrio di un sistema di particelle dotate di momento magnetico nel quale il sistema presenta un momento magnetico d'insieme medio non nullo, anche in assenza, sia attuale che precedente, di un campo magnetico esterno; si tratta di una delle più semplici transizioni di fase: v. solidi, proprietà magnetiche dei: V 371 d. ◆ [GFS] M. viscosa: nel magnetismo delle rocce, la m. acquisita per effetto del campo magnetico attuale. v. paleomagnetismo: IV 442 d. ◆ [EMG] Asse, o direzione, di m.: in un materiale magnetizzato, la direzione orientata locale dell'intensità di magnetizzazione. ◆ [EMG] [TRM] Calore di m.: il calore che si sviluppa nella m. di un corpo, a causa dei processi dissipativi che s'accompagnano a essa; per sostanze ferro- e ferrimagnetiche sottoposte a un campo magnetizzante alternato il calore dissipato nell'unità di volume in un ciclo completo di variazione del campo è proporzionale all'area del corrispondente ciclo di isteresi magnetica (v. magnetostatica nella materia: III 592 d). ◆ [FTC] [EMG] Caratteristica di m.: v. macchine elettriche: III 509 c. ◆ [EMG] Ciclo di m. a saturazione o a m. rigida: v. magnetostatica nella materia: III 589 f. ◆ [EMG] Curva di m.: il diagramma dell'intensità di m. M in funzione dell'intensità H del campo magnetizzante, a temperatura costante, non rettilineo per le sostanze ferro- e ferrimagnetiche, e rettilineo per le altre, cioè diamagnetiche, paramagnetiche e antiferromagnetiche (v. magnetostatica nella materia: III 588 Fig. 6.3); per le sostanze ferro- e ferrimagnetiche si ha una curva di prima m. all'atto della prima applicazione di un campo magnetizzante, fino a raggiungere la saturazione, dopo di che, facendo diminuire l'intensità del campo, si ha un diagramma a due rami e in partic. un diagramma chiuso (ciclo di isteresi magnetica) in corrispondenza a una variazione ciclica del campo magnetizzante, a causa del fenomeno dell'isteresi magnetica: v. magnetostatica nella materia: III 589 f. ◆ [FSD] Direzione e piano di facile m.: in un materiale caratterizzato da anisotropia magnetocristallina, enti geometrici cui corrispondono valori minimi di tale anisotropia e lungo i quali la m. è più intensa, a parità di ogni altra condizione: v. ferromagnetismo: II 563 b.

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