Camões, Luís Vaz de

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

Camões, Luís Vaz de

Ines Ravasini

Il cantore del popolo portoghese

Autore di una vasta produzione lirica e di alcune commedie, il poeta portoghese Luís Vaz de Camões è ricordato soprattutto per il poema epico I lusiadi, in cui nel 16° secolo cantò l'avventura sui mari del proprio popolo, la scoperta e la conquista di nuove terre, la storia di un grande paese

Una vita errabonda

Nato a Lisbona, forse nel 1524, Luís Vaz de Camões ebbe una vita avventurosa. Frequentò la corte, ma anche gli ambienti dissoluti delle taverne e del malaffare; nel 1553, a seguito di problemi con la giustizia, fu condannato a morte e poi esiliato a Goa, in India. Nel 1568 partì per l'Africa e visse per due anni in Mozambico in assoluta miseria. Tornato in patria nel 1570, pubblicò il poema I lusiadi (1572) che lo rese famoso ma non ricco. Morì nel 1580 a Lisbona.

Le sue commedie furono stampate dopo la sua morte: Anfitrione e Filodemo nel 1587 e Il re Seleuco nel 1645; anche le Rime uscirono postume nel 1595.

Un calderone di miti e personaggi…

Nel poema I lusiadi Camões mescolò la storia e la finzione, i personaggi reali e d'invenzione, le scoperte geografiche del tempo e la mitologia classica, le terre esotiche della conquista portoghese e i luoghi mitici ispirati alla letteratura. L'opera, dunque ha una struttura complessa, articolata su più livelli: il primo è quello specifico del viaggio pionieristico di Vasco da Gama verso le Indie; il secondo è quello della storia nazionale, di cui questo viaggio rappresenta il momento più fulgido; il terzo, infine, è quello mitico, che vede gli dei contribuire alla futura grandezza portoghese.

Il viaggio di Vasco da Gama e dei suoi marinai è un continuo susseguirsi di avventure, scoperte e battaglie, ed è ricco di pericoli e meraviglie (tempeste, trombe marine, fuochi di Sant'Elmo, incontri con popoli sconosciuti). Nel corso di questo movimentato percorso, i momenti di quiete sono allietati dal racconto di imprese storiche del passato, affidato a personalità anch'esse storiche come Vasco e Paulo da Gama, mentre le profezie di gloria futura sono annunciate da personaggi mitologici come Adamastor e Tetide.

Alla descrizione del viaggio geografico, fitta di dettagli topografici e naturalistici, e al racconto storico si affianca, infatti, come nei poemi epici greci e latini, il livello mitologico: la dea Venere favorisce il cammino dei Portoghesi, mentre il dio Bacco cerca di impedirlo, ostacolando la navigazione. Ciononostante il viaggio si conclude felicemente: non con il ritorno in patria, ma con l'approdo all'Isola dell'Amore dove ‒ per volere di Venere ‒ i marinai saranno consacrati all'immortalità grazie al matrimonio con le ninfe.

… che celebra il popolo portoghese

Il vero eroe del poema è il popolo portoghese, celebrato sin dal titolo (i Lusiadi sono gli abitanti della Lusitania, nome mitico del Portogallo derivato da Luso, figlio di Bacco) e chiamato, grazie al confronto con la storia passata, a un destino eroico che sollevi il Portogallo dai mali del presente. Camões, infatti, conosceva la miseria, la corruzione e l'avidità che si nascondevano dietro le guerre imperiali: per questo non mancano personaggi che hanno il compito di mettere sull'avviso i naviganti sui rischi della conquista di nuove terre.

L'autorevole Vecchio del Restelo, per esempio, li ammonirà sui pericoli di un esercizio non corretto del potere e di un desiderio incontrollato di fama e ricchezza. A metà del viaggio s'alzerà la voce terrificante di Adamastor, il gigante che per i suoi brutali desideri era stato punito dagli dei e trasformato in roccia. Appena i naviganti varcano il confine tra Occidente ed Oriente ed entrano nel mondo sconosciuto, la roccia 'tormentata' di Adamastor riprende vita e, volendo difendere i segreti di quei luoghi ignoti, minaccia i Portoghesi per l'audacia della loro impresa, annunciando le terribili sventure che ne deriveranno.

Ma queste e altre minacce non impediranno l'approdo dei marinai all'Isola dell'Amore. E sarà a loro, resi immortali dalla dea Venere, e ai loro discendenti che spetterà il compito di ricreare una nuova età dell'oro. Esaltazione del passato e predizioni di gloria rappresentano, quindi, nelle pagine di Camões, un modo per criticare il presente incerto e tentare di superarlo.

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